Il centro estetico, il furgone e... Yara, tutte le bugie di Bossetti
I pm non credono a Bossetti. "Mente, lui e Yara si erano conosciuti in un centro estetico. Era ossessionato da lei". Spuntano filmati del suo furgone davanti alla palestra. Ma dopo la scomparsa della 13enne lui sparisce da Brembate. E la moglie attacca la suocera: "Sapevi e non hai parlato".
LA CONOSCENZA PREGRESSA - Gli inquirenti ne sono certi: Bossetti mente. E lo starebbe facendo su circostanze fondamentali. Circostanze che sgretolerebbero i suoi alibi. In particolare, secondo i magistrati l'uomo conosceva già Yara. I due si sarebbero conosciuti nel centro estetico a 100 metri dall'abitazione della ragazzina. E proprio davanti a quella palestra sarebbe passato il furgone di Bossetti la sera del 26 novembre 2010, in un orario compatibile con la scomparsa della ragazzina.
LA PALESTRA - Spuntano filmati delle telecamere che proverebbero che spesso Bossetti passava dabanti alla palestra allungando il percorso del ritorno da casa di circa una ventina di minuti. Ma la bugia più grossa è proprio sulla palestra, che lui nega di aver frequentato. Ma i titolari della palestra confermano che l'uomo si recava lì assiduamente, almeno due volte alla settimana. Bossetti ha poi provato a correggere il tiro: "Tengo al mio aspetto fisico, ma non è vero che ci andavo così spesso, anche perché lavoro all’aria aperta e il sole lo prendo così".
LA SCOMPARSA DA BREMBATE - Altra circostanza che secondo i pm nasconde indizi di colpevolezza è il fatto che Bossetti, dopo la scomparsa di Yara, sparisce Brembate. Testimonianze, telecamere e celle sembrano concordi: Bossetti dopo il 26 novembre 2010 torna molto meno nel paese della famiglia Gambirasio. Insomma, secondo i pm il quadro indiziario sembra piuttosto pesante, tanto che paiono orientati a chiedere il giudizio immediato. Resta il dubbio: contro Bossetti tanti indizi o anche prove decisive?