Yara, da 500 provette di dna l'ultima speranza di trovare il killer
Forse c'è ancora una flebile speranza per capire chi sia l'assassino di Yara Gambirasio, la tredicenne uccisa a Brembate di sopra quasi tre anni fa ( il 26 febbraio del 2011 fu ritrovato il suo cadavere). Per risalire al killer infatti potrebbero risultare decisive le ultime 500 provette contenenti tranche residui di dna, su un totale di ben 18 mila campioni prelevati nel corso di tre anni di indagine.
Gli ultimi 500 campioni genetici sono sotto la lente dei Ris di Parma: nelle prossime settimane anche quest’ultimo pacchetto sarà smaltito dai laboratori e il responso finirà sul tavolo del sostituto procuratore Letizia Ruggeri, che coordina l’inchiesta.
Le possibilità che fra questi 500 si nasconda il dna corrispondente a quello dell’assassino (già ribattezzato “ignoto 1” e isolato a partire da tracce biologiche trovate sugli indumenti della vittima) sono piuttosto basse. Questi ultimi profili biologici da comparare non appartengono infatti a persone a cui gli inquirenti sono giunti raccogliendo indizi interessanti o formulando sospetti.