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Culture
A Cagliari la nona edizione del festival Pazza Idea

Quest’anno l’apprezzato Festival Pazza Idea, giunto ormai con successo alla sua nona edizione, non potrà tenersi dal vivo nello splendido scenario di Cagliari, ma l’organizzazione non rinuncia comunque a metterlo in campo. Dal 26 al 29 novembre gli incontri dedicati a libri e letteratura si terranno online, incentrandosi su una tematica ben precisa: “Generazione Passione”.

Si tratta di un duplice sguardo sui cambiamenti storici degli ultimi decenni e quindi, inevitabilmente, sui movimenti culturali, sociali, politici e di costume. La passione che “muove il sole e l’altre stelle” è sì il motore che fa girare il mondo, ma è anche la motivazione alla base delle scelte individuali, il fattore in grado di renderle speciali, uniche. Insomma, è il filo che lega padri e figli, realtà diverse eppure in profonda connessione.

Mattea Lissia, Direttrice della Pazza Idea, descrive così la sua creatura: “È il festival della contemporaneità, un presidio d’avanguardia culturale e letteraria in continua esplorazione nei meandri della nostra società, del mutevole presente e dei futuri possibili. Al centro di questa nuova edizione ci sarà il potere delle parole, l’evoluzione dei linguaggi, il racconto dei processi creativi e dei protagonisti che cambiano piccoli percorsi di storia. Pazza Idea è pensato come un laboratorio di pensiero, riflessione e partecipazione sulla visione altra delle cose, esplorando gli scenari sociali e culturali della realtà, attraverso la capacità interpretativa dei libri e dell’arte nelle sue infinite suggestioni”.   

In questa nona edizione la sfida sarà ancora più grande, perché il dialogo tra ospiti, autori e pubblico dovrà avvenire attraverso il supporto digitale, a distanza. Nessuno, certo, ne è felice, eppure potrebbe rappresentare l’occasione per sperimentare nuove vie, comunicazioni alternative e modi diversi di fare cultura. “Pazza Idea-Generazione Passione” sarà quindi un’edizione speciale, nella quale per la prima volta la trasmissione in streaming costituirà la modalità esclusiva per la partecipazione del pubblico agli eventi, nel rispetto della normativa anti Covid.

Basterà collegarsi al sito www.pazzaidea.org o alla pagina Facebook del festival per seguire gli incontri e le interviste con gli ospiti del “salotto” virtuale, allestito al Centro D’Arte e Cultura Il Ghetto, grazie al prezioso supporto di Renato Chiocca e Maddalena Brunetti.

Prestigiosi i nomi che quest’anno allieteranno le ore del pubblico in ascolto. È il caso, ad esempio, della scrittrice Anne Boyer (Premio Pulitzer 2020 per il libro Non morire edito da La nave di Teseo), degli scrittori Manuel Vilas dalla Spagna e di Petros Markaris dalla Grecia, con il suo ultimo romanzo L’omicidio è denaro, sempre La nave di Teseo, o ancora di Jeffrey Schnapp dagli Stati Uniti, pioniere delle Digital Humanities (autore di Il mondo dei media, Il Saggiatore).

Questi sono tuttavia soltanto alcuni degli scrittori all’interno di un ricco cartellone, in cui non mancherà il consueto focus dedicato all’arte: la storica dell’arte e direttrice dell’Exmà di Cagliari Simona Campus dialogherà infatti con Federico Clapis, artista contemporaneo specializzato in arti visive. La fotografia sarà invece al centro dell’intervista al celebre fotografo e critico musicale Guido Harari, il quale ha ritratto gli artisti più famosi del mondo e fondato, nel 2011, la Wall Of Sound Gallery, la prima galleria fotografica italiana interamente dedicata alla musica.

Una delle voci più originali e apprezzate del panorama italiano, ma con un’anima internazionale, è quella della scrittrice Claudia Durastanti, al festival con un doppio appuntamento: uno speech dedicato al più recente scenario degli Stati Uniti tra politica, pandemia e cultura e un secondo incontro a proposito del suo libro La straniera (La nave di Teseo, finalista Premio Strega 2019).

Racconta Claudia ad Affari Italiani: “Eventi come la pandemia e le lotte di Black Lives Matter negli Stati Uniti hanno portato alla ribalta il concetto di comunità: il modo di formare alleanze e di raccontare la solidarietà tra vari pezzi della società civile sta cambiando. Dopo anni di ossessioni per l’identità, la parola comunità può accompagnare alcune trasformazioni sociali in maniera meno violenta”.  

Tra gli altri ospiti ricordiamo quindi Emanuela Canepa con il suo Insegnami la tempesta (Einaudi) e Marta Barone in Città sommersa (Bompiani), romanzo “generazionale”, nonché ponte ideale e concreto fra gli anni Settanta e il nostro tempo, con la prospettiva molto speciale di una figlia che racconta del padre.

Affascinante e di notevole talento è poi la scrittura di Viola di Grado, la quale, a partire dal suo ultimo romanzo Fuoco al cielo (La nave di Teseo), ci parlerà di passioni totalizzanti. Sempre ai microfoni di Affari Italiani racconta la di Grado: "Parlerò di Fuoco al cielo, il mio romanzo sulla peggiore (e più trascurata) catastrofe nucleare della storia, dialogherò con Claudia Durastanti sulla nostra alienità letteraria, intervisterò Anne Boyer su Non morire, il suo esplosivo saggio-memoir che ho tradotto costruendo una voce italiana che seguisse i suoi plurimi registri linguistici.”

Citiamo infine un altro rappresentante delle nuove generazioni di scrittori, Daniele Mencarelli, vincitore nel 2019 del Premio Strega Giovani con Tutto chiede salvezza (Mondadori), racconto di un’incredibile esperienza, con uno sguardo misericordioso verso l’umanità più fragile: un modo nuovo di vivere la realtà, un recupero dei valori fondanti dell’umano. E ancora, Cristina Comencini con il suo ultimo romanzo L’altra donna (Einaudi), Melania Mazzucco, autrice del meraviglioso L’Architettrice (sempre Einaudi), Enrico Galiano, autore di romanzi sull’adolescenza e popolarissimo in rete, Manuel Vilas, vero e proprio caso editoriale in Spagna e in Europa con In tutto c’è stata bellezza e La gioia, all’improvviso (Guanda).

Il calendario è ancora lungo e per ragioni di spazio non possiamo nominare tutti i partecipanti, tuttavia vi invitiamo a seguire gli incontri collegandovi al sito www.pazzaidea.org o dalla sua pagina Facebook. Saranno inoltre disponibili workshop gratuiti su prenotazione attorno al tema della cultura digitale e della creatività come strumento di lavoro.

La nona edizione del Festival Pazza Idea è organizzata dall’Associazione Luna Scarlatta con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio), del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura e Spettacolo) e della Fondazione di Sardegna, in collaborazione con la Scuola Holden, la Fondazione Cesare Pavese, il Consorzio Camù, CTM, il Festival Lievito, il Med Ecoistituto. Pazza idea fa parte delle Rete Nazionale dei Presìdi del libro.

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