Cerreto, la città della ceramica tradizionale si mette in mostra
La ceramica di Cerreto in mostra
Alle porte del Parco del Matese, caratterizzata dall’originale impianto urbanistico rinascimentale a maglia ortogonale che ricorda il centro storico di Torino e con un centro abitato ricco di testimonianze architettoniche di rilevante interesse, Cerreto Sannita coglie l’occasione di Buongiorno Ceramica, la tre giorni nazionale di argilla, arte e artigianato che si tiene dal 2 al 4 giugno, per proporsi al grande pubblico ed attirare nuovo turismo. Città di fondazione e della ceramica artistica tradizionale, la cittadina beneventana ha in programma una serie di appuntamenti per attirare visitatori ai ritmi lenti di una volta amanti dell’arte e della cultura. La città ha infatti origini antiche. Poco lontano dal centro abitato sono stati rinvenuti un insediamento di origine preistorica con reperti risalenti al paleolitico medio e il villaggio sannita-romano di Cominium dove ancora oggi è possibile ammirare i resti di un poderoso tempio.
A dare il via al programma di promozione è Buongiorno Ceramica, l’evento promosso dal comune in collaborazione con l’Associazione di promozione del territorio (Aptc) ed altre associazioni culturali e turistiche locali che vedrà le aperture straordinarie di forni e fornaci, atelier e botteghe ceramiche che faranno da sfondo alle eccellenze artigiane ed artistiche del fatto a mano e dove i visitatori saranno coinvolti nel vivo delle attività con laboratori in piazza, lezioni di tornio e decorazione con maestri ed artisti locali. Città della ceramica artistica tradizionale, Cerreto ha preziosi manufatti da mettere in mostra. I più pregiati sono custoditi nel locale museo civico, dalle edicole appartenute in gran parte dalle famiglie nobiliari Carafa e Mazzacane, come gli albarelli dal tipico colore en camaieu blu usati in farmacia per contenere sciroppi ed infusi ai corredi patrizi del Settecento appartenuti ai Carafa con disegni a frutti, fiori e piccoli insetti ispirati dalla iconografia barocca napoletana. dai corredi del mondo rurale usati per conservare olio e vino a quelli raffiguranti la devozione domestica, come l’Anfora di San Lorenzo, il calamaio Rosati del primo ‘700.
“Con questo evento e con gli altri che seguiranno nei prossimi mesi fino a dicembre, puntiamo a valorizzare e promuovere il territorio cerretano che ha una buona ricettività alberghiera ”, afferma Gianfranco Ruggiero, presidente dell’Aptc. “Cerreto fa parte dell’associazione Borghi d’Italia, si fregia della bandiera arancione del Touring, è Città dell’Olio ed è sulla via Francigena e delle cattedrali (quella di Santa Sofia a Benevento è sotto tutela dell’Unesco). Ed ancora, è nota sia per le sue eccellenze agroalimentari, come il caratteristico fungo Virno che cresce ad una quota di mille metri, dal sapore e odore di farina fresca, sia per la carne bovina marchigiana. Sotto l’aspetto storico è nota per essere stata attraversata da Annibale con i suoi elefanti al tempo della seconda guerra punica. Fu qui infatti che il condottiero cartaginese fece costruire il ponte sul Titerno interamente con pietra locale.
Eduardo Cagnazzi