"Di fiato, d’amore e vento" di Pasquale Capraro. La recensione
Un romanzo dal sapore sentimentale, caratterizzato da tensioni ad elevato contenuto energetico; vivo e vivido è “Di fiato, d’amore e vento”, di Pasquale Capraro
di Alessandra Peluso
Un romanzo dal sapore sentimentale, caratterizzato da tensioni ad elevato contenuto energetico; vivo e vivido è “Di fiato, d’amore e vento”, di Pasquale Capraro.
Il protagonista è Ferruccio, blogger, che, nel mentre compie un’intervista al noto scrittore Francisco Madeira, un malore fortuito mette fine all’incontro, il quale presto rivelerà un vero e proprio “scoop”. Ad aiutare il blogger, sarà l’amica giornalista Alessandra.
La storia determina via via una trama interessante, episodi plasmati abilmente da Pasquale Capraro, intrecciati da dialoghi semplici e diretti.
“Di fiato, d’amore e vento” racconta l’intrigo, ma anche la storia d’amore che sboccia tra Ferruccio e Alessandra: «Ferruccio le prese la mano e continuò a giocare con lo sguardo seduttivo, uno sguardo che la stava spogliando. Alessandra provò un brivido avvertendo un’attrazione che non poteva negare a se stessa … » (p. 77). Non si perde di vista, tuttavia, la risoluzione della morte di Madeira e così da Milano, a Bergamo, si giunge addirittura in Egitto, nella capitale del Mediterraneo.
I personaggi sono speziati da note di romanticismo ed ironia, da versi ammiccanti che escono dalla penna di Ferruccio e leggende del Faraone Akhenaton. “Il mistero è uno degli ingredienti principali di questa opera di Capraro, scrive Serena Barsottelli nella prefazione, la morte improvvisa del maestro Francisco Madeira e le sue ultime parole, in apparenza insensate, tormenteranno il protagonista, Ferruccio Ginola e lo porteranno a cercare una spiegazione nel passato tanto affascinante, quanto ricco di enigmi, di un’antica civiltà umana: quella egizia”. Si legge, ancora, “Di fiato, d’amore e vento” è una storia consigliata a tutti coloro che, nel petto, hanno ancora una scatoletta che fa rumore”.
Insomma, Pasquale Capraro, con “Di fiato, d’amore e vento” regala al lettore un romanzo ammiccante, leggero, da leggere sotto l’ombrellone, lasciandosi cullare dalle onde del mar Mediterraneo, magari in compagnia della bella dea Iside.