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Culture
Editoria: nuovi importanti azionisti per Skira Editore

Significative novità in casa Skira: nell’ambito di un rafforzamento della struttura patrimoniale della società e di un piano di sviluppo della casa editrice, Massimo Vitta Zelman, patrono di Skira Editore spa, ha proposto a due amici illustri, Carlo De Benedetti e Massimo Moratti, di entrare nel capitale della stessa.

L’operazione, appena conclusa, vede ora l’Editoriale Domani di Carlo De Benedetti detenere il 15% della società, mentre il 7,50 è detenuto dalla Massimo Moratti S.A.p.A. Il 77, 50% resta in capo alla Libra di Massimo Vitta Zelman.

Breve storia di SKIRA Editore

Fondata da Albert Skira a Losanna nel 1928, la casa editrice si trasferisce poco dopo a Ginevra dove conserva la propria sede centrale per oltre sessant'anni. Leggendarie le sue prime edizioni, le Metamorfosi di Ovidio, illustrate da Pablo Picasso con trenta incisioni originali e le Poésies di Stéphane Mallarmé accompagnate da ventinove gravures di Henri Matisse. 

Skira apre una sede a Parigi, e diventa il punto di incontro delle grandi personalità  artistiche di quegli anni e dei Surrealisti in particolare. Nasce così "Minotaure", mitica rivista diretta da André Breton e Paul Eluard, che pubblica le opere di Picasso, Matisse, Duchamp, Dalì, Mirò, Magritte, ma anche i primi scritti di Jacques Lacan, e le fotografie di Man Ray e Brassai. Negli anni della Seconda guerra mondiale l’attività è forzatamente ridotta, ma nel 1948 la casa festeggia il ventennale e Henri Matisse disegna la copertina del catalogo, una testa di donna che diventerà  una sorta di marchio "ufficioso" di Skira.

Gli anni Cinquanta e Sessanta sono segnati dal grande decollo della casa editrice sulla scena internazionale. Nascono i famosi Grandi Libri con le tavole applicate, riprodotte e stampate a un livello di qualità  impensabile per quegli anni. L'articolazione e l'ambizione delle collane va dalle grandi storie della pittura (italiana, francese, fiamminga), ai tesori delle civiltà  orientali, all'attenzione per i fenomeni emergenti del contemporaneo, come l'affermarsi della grande arte americana, da Willem de Kooning a Jasper Johns. Tra gli autori ci sono i massimi storici dell'arte del momento, da Lionello Venturi, a André Chastel, a Giulio Carlo Argan ma anche letterati e poeti come Louis Aragon, Roland Barthes e Jacques Prévert. Il caratteristico marchio con le maiuscole allungate è diventato ormai una sorta di "denominazione di origine controllata": nessuno sulla scena internazionale regge il confronto. Skira pubblica in tutte le lingue con proprio marchio e questa sigla multinazionale diviene nel mondo il simbolo stesso del libro d'arte di qualità.

Albert Skira muore prematuramente nel 1973. La moglie Rosabianca, figlia di Lionello Venturi, cerca di continuarne l'opera, riproponendo gli stessi meccanismi che avevano decretato il successo della casa editrice nel suo periodo di massimo fulgore. Manca, però, la spinta innovatrice del fondatore. Inoltre, il mondo dell'editoria internazionale si sta profondamente trasformando dal punto di vista progettuale, tecnologico, distributivo. La casa editrice perde progressivamente la propria "unicità " e anche se il marchio conserva nel mondo il suo storico prestigio, le dimensioni e le ambizioni della casa si riducono significativamente. Il controllo della società  passa dalla famiglia a Flammarion e successivamente al gruppo svizzero Edipresse, che lo ricede nuovamente alla famiglia.

Dalla famiglia nel 1996 Massimo Vitta Zelman e Giorgio Fantoni (già  azionisti di maggioranza del gruppo Electa Einaudi, poi ceduto a Mondadori) acquistano Skira, progettandone il rilancio in grande stile. La società ginevrina si trasforma in holding, pur conservando anche attività  editoriali in ambito svizzero. Il quartier generale viene trasferito a Milano nel cinquecentesco Palazzo Casati Stampa e da qui prende le mosse la nuova stagione della casa editrice.

Skira internazionale

Nell'arco di cinque anni la produzione passa da meno di dieci novità  all'anno a oltre duecento. Skira riprende a pubblicare in più lingue, riaffermando l'internazionalità  della sigla che ne aveva fatto il primo editore realmente sovranazionale. La costruzione della linea editoriale si avvale di grandi consulenti, dal compianto Federico Zeri a Carlo Bertelli, da Vittorio Gregotti a Germano Celant. Nasce una linea di Grandi Libri, che uniscono allo spessore scientifico una particolare qualità  editoriale, frutto di ricerche innovative sul piano dei materiali e delle tecniche di riproduzione. Alle arti visive, tradizionale area di indagine della casa editrice, si affiancano con pari importanza l'architettura, il design, le arti applicate.

Particolare attenzione viene riservata alle arti primitive ed extraeuropee, alle quali è dedicata una grande collana internazionale. Prendono vita tre collane di saggistica: la Biblioteca d'arte, la Biblioteca di Architettura e gli Skira paperbacks, agili e fortunati strumenti dedicati al moderno e al contemporaneo. Gli Archivi dell'Arte moderna ospitano i grandi cataloghi ragionati degli artisti dell'Ottocento e del Novecento.

Centrale rilevanza assume, in questo ambito, l'alleanza tra Skira e l'Institute Wildenstein di Parigi per la pubblicazione di fondamentali Catalogues raisonnées dedicati a Paul Gauguin, Albert Marquet, Edouard Vuillard, Camille Pissarro. La casa, infine, si afferma prepotentemente nel campo delle grandi mostre, assicurandosi il versante editoriale di molti dei massimi eventi espositivi del periodo, tra cui le grandi monografiche dedicate a Giambattista Tiepolo, Lorenzo Lotto, El Greco, Gian Lorenzo Bernini, Pieter Bruegel il vecchio, Sandro Botticelli e Raffaello, le antologiche di Edvard Munch, Amedeo Modigliani, René Magritte, Marc Chagall, Ernst Kirchner e le rassegne dedicate ai Longobardi, al Rinascimento e al Novecento italiano. La grande specializzazione dello staff Skira e la capacità  di coniugare qualità  editoriale e tempestività  di intervento, fanno della casa editrice l'interlocutore naturale e abituale di molte istituzioni italiane ed estere.

Il gruppo Editoriale Skira oggi

La Skira di oggi è un gruppo editoriale internazionale, con sedi a Milano e Parigi, che pubblica 200 novità all'anno, produce grandi mostre e gestisce librerie e servizi museali. Il mercato italiano resta quello principale, ma circa un terzo del fatturato del gruppo proviene dalle linee di lingua straniera e dai rapporti con grandi istituzioni artistiche internazionali.

Le arti visive restano l'ambito di riferimento principale dell'attività  editoriale, nella quale spiccano la collana Grandi libri e la linea di cataloghi ragionati degli artisti moderni e contemporanei, insostituibile reference per gli studi, il collezionismo ed il mercato. Ad essi si affiancano collane di saggistica (Biblioteca d'arte, Skira paperbacks, SMS Skira Mini Saggi), guide artistiche e cataloghi di importanti collezioni pubbliche e private, mentre gli Skira Masters, Skira Mini ART books, illustrano in agile fomato la vita e le opere dei grandi maestri dell'arte e i più importanti luoghi artistici italiani.

Ha mantenuto grande importanza, anche sul piano internazionale, la linea di architettura, con due collane dedicate ai protagonisti ed una di saggi storico-critici e sempre crescente è l'attenzione alle arti decorative, al design e alla moda. Un altro dei filoni portanti del programma internazionale negli ultimi anni è la fotografia: alle monografie dedicate ai grandi fotografi internazionali si affianca la pubblicazione in quattro volumi della storia della fotografia dalle origini ad oggi.

Skira e i prodotti per i più piccoli

Per avvicinare al mondo dell'arte anche i più piccoli, infine, è nata la collana Skira Kids, con storie illustrate e albi da colorare ispirate a grandi Maestri e importanti luoghi artistici. Fiore all'occhiello della casa editrice i rigorosi cataloghi ragionati ne fanno un saldo punto di riferimento a livello mondiale: riccamente illustrati e accompagnati dalle schede tecniche delle opere questi volumi comprendono la produzione completa dei singoli artisti e costituiscono uno strumento indispensabile per studiosi e collezionisti di tutto il mondo.

Già  pubblicati i cataloghi ragionati di: Lucio Fontana, Le Corbusier, Piero Manzoni, Marino Marini, Fausto Melotti, Piet Mondrian, Ennio Morlotti, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Rotella, Gino de Dominicis, Louise Nevelson, Mimmo Paladino, Paolo Scheggi, Rolf Nesch, Giuseppe Capogrossi, Enrico Castellani, Agostino Bonalumi, Silvio Pasotti.

Skira opera altresì sul terreno della fiction di qualità con due collane, Narrativa e Storie, destinate a conquistarsi uno spazio di prestigio nell'editoria italiana del settore, le collane annoverano tra i loro autori, e solo per citarne alcuni, penne storiche del calibro di Colette, Stefen Zweig, Max Frisch, Rebecca West, Fernanda Pivano e autori contemporanei quali Antonia Arslan, Andrea Camilleri, Simonetta Agnello Hornby, Hans Tuzzi, Carlo Lucarelli, Giuseppe Sgarbi, Stefano Malatesta, Aldo Nove, Maurizio De Giovanni.

Tra le caratteristiche storiche della casa editrice Skira un posto importantissimo è occupato dalla scelta ante litteram di non identificarsi con una unica nazionalità  e di non cedere a coeditori stranieri i diritti dei propri libri, ma di pubblicare nelle lingue principali con il proprio marchio, imponendolo come una sigla sopranazionale. Skira dispone oggi di un programma editoriale multilingue o, per meglio dire, di distinti programmi editoriali, corrispondenti ad altrettante aree geografiche e linguistiche di intervento.

La linea in lingua italiana è numericamente la più corposa, comprende fra l'altro i cataloghi delle maggiori mostre italiane, ed è distribuita capillarmente in libreria dalle Messaggerie Libri, con promozione affidata alla rete PDE. La linea in lingua inglese è la seconda per importanza: la distribuzione è affidata a Thames & Hudson, tradizionale alleato e partner di Skira in molte imprese editoriali, il cui network, governato da Londra, comprende filiali in ogni parte del mondo, dal Sud Africa alla Malesia, all'Australia. La linea in lingua francese, ritenuta fondamentale anche per quella che è stata la storia passata della sigla Skira, si avvale di una partnership distributiva con Flammarion.

Gli eventi espositivi di Skira

Skira è oggi probabilmente il maggior editore di cataloghi di grandi mostre a livello internazionale, con almeno una cinquantina di titoli di primo piamo all'anno. Ma il gruppo è anche, e soprattutto, il più importante player italiano nel campo dell'ideazione e produzione di eventi espositivi. La casa editrice opera da anni nel settore della produzione di grandi eventi espositivi. Inizialmente con una Divisione Mostre interna, specializzata nell'area, nel 2015 la task force di Skira si unisce alla società Mondo Mostre, guidata da Tomaso Radaelli e Simone Todorow nasce la Joint Venture Mondo Mostre Skira dedicata alla produzione di Grandi Eventi Espositivi.

Mondo Mostre di Skira

Mondo Mostre Skira opera tanto progettando in autonomia, quanto affiancando le più importanti istituzioni pubbliche italiane e internazionali. La presenza internazionale della casa editrice ha reso possibile e agevolato la partnership con i massimi Musei e Istituzioni Culturali Internazionali, dal Museo dal d˙Orsay di Parigi al Kunshistorisches Museum di Vienna, dal Louvre alla National Gallery di Washington, dal Museo Munch di Oslo alla Fondazione Dalì di Figueras, dal Centre Pompidou ai Guggenheim di Bilbao e New York. Degas, Renoir, Monet, Bacon, Cézanne, Segantini, Leonardo, Arcimboldo, sono solo alcuni degli eventi progettati e realizzati da Skira in questi ultimi anni.

Il know-how di Mondo Mostre e di Skira Grandi Mostre si fonde in Mondo Mostre Skira sulla doppia asse Milano, Roma candidandosi a divenire sempre più’ partner privilegiato delle più importanti istituzioni nazionali, grazie ad una rete di collaborazioni consolidate con le principali istituzioni pubbliche e private che operano nel campo degli eventi culturali. 

Mondo Mostre Skira garantisce sia il full service di finanziamento, organizzazione e promozione dell'evento, sia una serie di servizi primari quali biglietteria, comunicazione, promozione, marketing, creazione di serate speciali e ricerca sponsor, sino alla realizzazione e alla commercializzazione, on the spot e in libreria, dell'apparato editoriale, grafico e di merchandising di ciascun evento e alla creazione e gestione del bookshop dedicato.

I bookshop gestiti da Skira nel circuito artistico italiano, tanto con istituzioni permanenti quanto con interventi appositi in occasione di grandi mostre, non sono più semplici boutiques dell'editore, ma hanno assunto la struttura e l'organizzazione di autentiche piccole librerie specializzate, che non si limitano ad offrire un ampio ventaglio dei prodotti Skira, ma presentano un'attenta selezione di opere di editori italiani e internazionali, con particolare riferimento al genius loci e alle caratteristiche tematiche suggerite dalla libreria stessa. Alle decine di bookshops creati e gestiti ogni anno per grandi eventi artistici, si aggiungono alcuni punti vendita permanenti a Milano e Padova e in altri luoghi chiave del turismo artistico italiano, in cui trovare anche un'ampia e articolata scelta di prodotti di merchandising, sia cartaceo che oggettistico.
 

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