Educati alla violenza. Storie di bullismo e di baby gang. IL LIBRO
Antonio Murzio in libreria con "Educati alla violenza – Storie di bullismo e di baby gang"
“In prima media c'erano due ragazze e tre ragazzi che sono stati quelli che mi hanno fatto del male. A volte anche fisico, dandomi dei pugni nella pancia, altre con scherzi pesanti tipo mettermi la colla nei capelli. La cosa più brutta che mi hanno fatto è stato mandarmi un messaggio scrivendomi 'quand'è che muori? Perché quando morirai noi faremo una grande festa'.”
Sono le parole di Aurora, una ragazzina di tredici anni con alle spalle tre tentativi di suicidio, contenute nella testimonianza che l'adolescente ha rilasciato ad Antonio Murzio, un giornalista, autore di “Educati alla violenza – Storie di bullismo e di baby gang”, che arriva in libreria il 22 maggio, edito da Imprimatur.
Il volume, che parte proprio dalle storie delle vittime di bullismo (l'autore ne ha raccolte sei) per poter fornire subito al lettore gli elementi comuni che caratterizzano l'azione persecutoria dei bulli, si sviluppa dalle testimonianze per passare a una disamina scientifica del fenomeno. L'autore, nell'introduzione al lavoro, specifica subito che il viaggio da lui compiuto – e il registro di scrittura scelto ne è la riprova – è quello di un cronista che ha deciso di indagare un fenomeno sempre più diffuso e preoccupante. Per questo, la parte scientifica è sotto forma di intervista a una delle massime autorità italiane in materia, la dottoressa Maura Manca, psicologa e psicoterapeuta, presidente dell'Osservatorio nazionale adolescenza.

Partendo dalle statistiche, che registrano un abbassamento dell'età dei bulli, la cui maggiore concentrazione è nella fascia d'età dagli 11 ai 13 anni, il libro spiega come cogliere i segnali nelle vittime di bullismo e come riconoscere il pericolo che il bullo possa essere nostro figlio.
Le dinamiche che si instaurano tra bullo e vittima, la presenza di spettatori, tutto quello che la letteratura scientifica in materia, a partire da Olweus, ha delineato per definire il bullismo, in “Educati alla violenza” viene spiegato con esempi pratici. Il merito del lavoro di Murzio, rispetto ai tanti libri finora pubblicati sull'argomento, è forse proprio quello di un linguaggio semplice e diretto, alla portata di tutti.
Partendo dal bullismo, l'autore compie, poi, un vero e proprio viaggio nella dimensione adolescenziale deviante del nostro paese, analizzando il fenomeno delle baby gang, con un focus sulle gang di latinos, e dedicando la terza parte del libro alla criminalità minorile, con cifre e statistiche ufficiali, e ponendo l'attenzione su un tema spesso sottaciuto, il rapporto tra mafie (nello specifico camorra e ndrangheta) e minori. Come scrive Marino Massaro, ex caposervizio del Sole 24 Ore, nella postfazione, “L’ultima parte del libro, che è un’inchiesta giornalistica ma si legge come un saggio e ha leggerezza di una prosa da romanziere, è drammatica quanto la prima. Riguarda il rapporto con la criminalità organizzata. Dati e documenti da brivido. Ma anche in questo caso siamo di fronte a un affresco della società italiana che – come spesso sottolinea l’autore – sembra aver perso il senso civico, che ha visto scendere nella classifica valoriale l’educazione, la cultura, la solidarietà. Una società composta da uomini e donne, giovani e adulti, ripiegati su se stessi per un selfie da condividere con tutti, senza alcun motivo”.
In appendice di “Educati alla violenza” una parte dedicata agli aspetti penali del bullismo, che può configurarsi in varie fattispecie di reato, e le responsabilità civili che investono genitori, insegnanti e scuole.
Antonio Murzio
Educati alla violenza – Storie di bullismo e di baby gang
Imprimatur Editore (distribuzione Mondadori)
In libreria dal 22 maggio
Pp. 176, Euro 15,00
Antonio Murzio, pugliese, classe 1960, è un giornalista laureato in Sociologia. Ha scritto per «Oggi», «Gente», «Visto», «Giallo», linkiesta.it. Ha lavorato in Calabria, Basilicata ed Emilia Romagna. Vive e lavora tra Lodi e Milano.