Culture
Erchie, le Tavole di San Giuseppe e la Festa del Fuoco...









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Finisce l’inverno. Arriva la primavera. L’alternarsi delle stagioni viene festeggiato ad Erchie con le Tavole di San Giuseppe e una grande Festa del Fuoco. La sera del 18 marzo, nella cittadina in provincia di Brindisi, in onore di San Giuseppe, viene fatto ardere tra fuochi d’artificio e luminarie, un grande falò, alto fino a 25 metri, realizzato dai giovani con i tralci della potatura dell’ulivo. E’ l’ultima festa del fuoco del Salento, che iniziano il 29 novembre con la Festa di Sant’Andrea a Presicce, passano per la focara di Novoli per Sant’Antonio Abate (16 e 17 gennaio) e si concludono a Erchie. Intorno al fuoco viene offerta una delle pietanze che andranno a comporre l’indomani mattina le Tavole di San Giuseppe.
Mentre il falò arde ancora, il 19 marzo a mezzogiorno vengono allestite le Tavole, realizzate dall’amministrazione comunale e dalle associazioni di volontariato. Disposte in modo scenografico ben 13 pietanze, che simboleggiano il bastone fiorito di San Giuseppe (il cavolfiore), le fasce di Gesù Bambino (le ncartiddhate, dolci tipici), l’arrivo della primavera (la massa di San Giuseppe, pasta fritta e non, condita con i ceci). Tutti mangiano a quelle Tavole, dopo che il sacerdote le avrà benedette, portandosi a casa gli uccellini di pane, che servono per allontanare i fulmini e i temporali e che saranno conservati per un anno fino alla prossima festa di San Giuseppe.