Fisco e Dintorni
Tribunale condanna la banca: segnalazione sofferenza errata

Grave violazione ai danni di un’imprenditrice. Assopam e PIN: “Sistema da riformare, servono tutele reali per cittadini e imprese”
Il Tribunale di Lecce, con un’ordinanza emessa il 28 maggio scorso, ha accolto il ricorso d’urgenza presentato da un’imprenditrice salentina, disponendo la cancellazione immediata di una segnalazione di sofferenza bancaria ritenuta illegittima e condannando la banca resistente al pagamento delle spese processuali.
I fatti: segnalazione alla Centrale Rischi senza verifica di insolvenza
Nel gennaio 2024, l’imprenditrice aveva richiesto un nuovo finanziamento, vedendoselo negare a causa di una segnalazione negativa – classificata come “sofferenza” – presente nella Centrale dei Rischi della Banca d’Italia. Tale segnalazione, tuttavia, era stata effettuata all’insaputa della cliente e senza alcuna preventiva valutazione della reale situazione patrimoniale, così come previsto dalla normativa di vigilanza.
La donna, assistita dall’avvocato Matteo Sances, aveva inizialmente tentato un’azione stragiudiziale per chiedere la rimozione della segnalazione. Ricevuto un netto rifiuto dall’istituto bancario, si era quindi rivolta al Tribunale di Lecce con ricorso d’urgenza ex art. 700 c.p.c., motivato dall’impossibilità di accedere al credito e dalla conseguente crisi di liquidità aziendale.
La decisione del Tribunale: “Segnalazione illegittima”
Il Giudice ha accolto integralmente il ricorso, ritenendo che la banca avesse violato i principi di correttezza, diligenza e trasparenza nell’attività di segnalazione. In particolare, il Tribunale ha evidenziato che l’istituto:
“...ha rinnovato la segnalazione in sofferenza del credito… senza tuttavia dare prova di aver previamente verificato l’effettiva esistenza di una condizione patrimoniale deficitaria, caratterizzata da gravi e non transitorie difficoltà economiche, equiparabili a uno stato di insolvenza”.
Assopam e PIN: “Serve una riforma strutturale del sistema”
Dura la reazione dei vertici di Assopam (Associazione Nazionale Professionisti, Agenti e Mediatori Creditizi) e Partite Iva Nazionali (PIN), rispettivamente il Presidente Raffaele Tafuro e il Cav. Antonio Sorrento:
“Un episodio gravissimo. Una segnalazione di sofferenza alla Centrale dei Rischi oggi equivale a un’esclusione immediata e totale dal sistema del credito. Questo caso dimostra quanto sia facile incorrere in errori che possono compromettere la vita economica di imprese e famiglie”.
Le due associazioni annunciano iniziative congiunte di informazione e assistenza per verificare la correttezza delle segnalazioni e tutelare i cittadini:
“Molti non sanno nemmeno di essere stati segnalati – proseguono Tafuro e Sorrento – e quando se ne accorgono è troppo tardi. Invitiamo chiunque abbia dubbi sulla propria posizione a rivolgersi alle nostre strutture per ottenere un controllo gratuito e avviare, se necessario, azioni legali di tutela”.