Culture
Gustav Klimt, una mostra multimediale racconta l’artista della Secessione
Nella chiesa sconsacrata di Santo Stefano al Ponte di Firenze, fino al 02.04.2017, le figure e i paesaggi di Klimt protagonisti di una nuova rappresentazione

di Andrea Cianferoni
Chi vuole scoprire qualcosa su di me come artista deve osservare attentamente i miei dipinti e da questi cercare di capire ciò che io sono e che cosa voglio. Queste parole, dello stesso Gustav Klimt, hanno guidato lo staff che ha ideato e progettato la mostra dal titolo Klimt Experience dedicata alla vita e all’opera dell’artista viennese ospitato nella chiesa sconsacrata di Santo Stefano al Ponte di Firenze dal 26 novembre 2016 e fino al 2 aprile 2017. La mostra è stata presentata nel corso di una conferenza stampa alla presenza di Giovanni Bettarini, assessore al Turismo e allo Sviluppo economico del Comune di Firenze, Federico Dalgas, amministratore delegato Crossmedia Group, Sergio Risaliti, direttore artistico della mostra, Stefano Fomasi, regista e video designer della The Fake Factory, Andrea Antonelli, rappresentante della società Orwell e sviluppatore APP per Samsung Gear VR. Oltre 700 le immagini selezionate e riprodotte dal sistema Matrix X-Dimension, progettato per questa video installazione, che propone al visitatore un’immersione totale, senza soluzione di continuità, dove si realizza il trionfo di un'arte senza tempo e confini: 30 proiettori laser trasmettono sui megaschermi dell’installazione oltre 40 milioni di pixel garantendo una definizione maggiore del Full Hd. Klimt Experience si caratterizza tra l’altro anche per la cura con cui è stato strutturato l’allestimento dell’area introduttiva alla mostra, dove a completamento dei supporti didattici fisici, vengono proposte ai visitatori esperienze integrate di approfondimento per mezzo di tavoli educational multimediali interattivi e degli Oculus Samsung Gear VR, tecnologia avanzata di realtà virtuale sviluppata dalla società milanese Orwell, che consente di entrare all’interno delle opere percependone tridimensionalmente ogni dettaglio figurativo e cromatico. “Gli Oculus Samsung Gear VR permettono allo spettatore di immergersi all’interno di alcuni dei quadri di Klimt – afferma Andrea Antonelli -. L’esperienza parte all’interno del Palazzo della Secessione e permette agli spettatori di avvicinarsi ai dipinti appesi alle pareti: fissando intensamente un quadro alla volta, si viene attratti quasi magneticamente ad esso, che si trasformerà in un vero e proprio gate, un portale verso una dimensione al di là della singola cornice, permettendo a chi indossa gli Oculus di immergersi al suo interno. Ogni quadro farà vivere esperienze differenti, alcune psichedeliche, altre contemplative, altre drammatiche. Per finire, essendo un puzzle game, durante il ‘viaggio’ all’interno di ogni opera è possibile raccogliere oggetti simbolici: una volta terminata la collezione si avrà accesso al gran finale segreto”. Padre fondatore della Secessione viennese, Klimt coltivò assieme ad altri artisti il mito dell’opera d’arte totale, quello di una democratizzazione del bello e della creatività. Opere come il Bacio, l’Albero della vita, oppure Giuditta, sono entrate a far parte della cultura popolare. Eppure resta ancora un artista da scoprire e soprattutto da raccontare. “Klimt è stato scelto perché è uno degli artisti più amati al mondo, dai giovani adolescenti agli adulti, e perché le sue opere si prestano molto bene ad una reinterpretazione multimediale – afferma Federico Dalgas -. Attraverso la produzione di questo spettacolo abbiamo cercato di comunicare i lavori dell’artista viennese suscitando emozioni grazie non solo alle immagini ma anche alla musica, utilizzando anche la realtà virtuale degli Oculus che permettono di ‘entrare’ nelle opere. Con questi mezzi vogliamo andare incontro a quello che è il linguaggio dei social network, una sorta di esperimento che ci auguriamo riesca e venga accolto soprattutto dai più giovani” Con Questa mostra la società Crossmedia offre uno spaccato di futuro a Firenze, la città del Rinascimento. C&T Crossmedia Group, fondata nel 2008, riveste un ruolo di primo piano a livello internazionale come fornitore di prodotti innovativi e strategie per mostre multimediali, applicazioni, prodotti educativi ed editoriali. Assecondando la propria mission, ossia il saper sempre creare strumenti connessi alla fruizione innovativa degli eventi espositivi, C&T Crossmedia Group, ha focalizzato il proprio interesse nella realizzazione di progetti internazionali incentrati sulla progettazione, produzione, distribuzione e allestimento di mostre multimediali immersive, permanenti o temporanee, caratterizzate da grande appeal, originalità e spettacolarità. Attraverso la controllata, Santo Stefano srl, gestisce da due anni il complesso fiorentino di Santo Stefano al Ponte, una ex chiesa nel cuore del centro storico della città riconvertita a spazio espositivo ed auditorium