Il fotografo Nino Migliori incanta Parigi
Così era l'Italia popolare del Dopoguerra
Il fotografo italiano Nino Migliori onorato all'European House of Photography di Parigi, dove si scoprono diversi suoi capolavori. Migliori racconta la storia della gente del Dopoguerra e sperimenta la magia della fotografia.
Nino Migliori, nato nel 1926 a Bologna, racconta la storia dell'Italia nel secolo scorso. Un'Italia che ha il sapore della ruralità e della semplicità popolare del Dopoguerra. Un'Italia obsoleta che ha ispirato negli anni '50 i registi del neorealismo Vittorio De Sica, Roberto Rossellini o Giuseppe De Santis. Come loro, Migliori è interessato alle persone semplici. Quelli dell'Emilia-Romagna, sua Regione, ma anche della gente del Sud. Non si stancava mai di fotografare donne nei villaggi, vestite di nero, osservandone i gesti: "La guerra era finita e finalmente mi sentivo libero. Potrei entrare in contatto con le persone, godere di questa nuova libertà di movimento"
Questo sommozzatore (Il Tuffatore, 1951) catturato in volo completo, che ha la grazia di un uccello libero sopra l'orizzonte, è di grande bellezza. Egli incarna la libertà, così apprezzata in questa Italia esangue. Migliori attraverso le sue immagini rende la storia personale di una terra nuova.