Il romanzo perfetto per l’autunno: “Jalna”
La più importante scrittrice canadese del ventesimo secolo edita da Fazi
Il Canada, terra di ampi spazi verdi e di passioni pulsanti, di vita e di natura, ma anche di cliché, tradizioni, differenze sociali, specie se ci troviamo nella prima metà del Novecento. È in questo contesto affascinante che Mazo de la Roche ci raccontò per la prima volta nel 1927 la saga di una famiglia inglese numerosa e vivace: i Whiteoak. A partire dalla nonna Adeline, la centenaria che per prima si trasferì nell’Ontario dall’India e acquistò insieme all’ormai defunto marito Capitano Philip Whiteoak una grande tenuta a cui diede il nome di Jalna, si scende fino al più piccolo della famiglia, Wakefield, un bambino tanto spensierato e capriccioso quanto sensibile a causa di una salute fragile. Ogni personaggio, in questo quadro dipinto attraverso una narrativa fluida, è ben caratterizzato, così da riuscire ad avvincere il lettore ciascuno con la propria storia e personalità.
Fazi editore ha riportato in libreria qualche mese fa “Jalna”, un successo internazionale che fece vincere all’autrice l’importante Atlantic Monthly Prize: noi di Affari Italiani lo consigliamo ora come romanzo ideale per l’autunno, da leggere in poltrona gustandosi le splendide immagini del Canada. Qui, infatti, il luogo non resta un elemento di sfondo, ma assume un ruolo attivo da protagonista; non a caso il titolo deriva dalla tenuta: una casa dotata di un’anima propria in cui si sono succeduti amori, delusioni, litigi, dolori e gioie. Immergendosi nelle pagine, sembra quasi di ritrovarsi in mezzo a una delle merende a base di tè e crostate di susine dei Whiteoak, o di sentire l’odore delle scuderie, o ancora si finisce a sperare e a piangere insieme ai personaggi che popolano la bella dimora inglese.
Renny, il capofamiglia, è un canadese dai capelli rossi e i lineamenti appuntiti, un uomo di azione dotato di una palpabile mascolinità che non lascia indifferenti le donne. Si ritroverà suo malgrado vittima di una passione amorosa tormentata e impossibile, come nella migliore tradizione del romanzo ottocentesco inglese. C’è poi Eden, aspirante poeta della famiglia; Meg, dal cuore infranto all’apparenza per sempre, ma sarà davvero così?; Finch, incompreso da tutti eppure ricco di doni interiori; Nicholas ed Ernest, i primi figli di Adeline ormai anziani e tuttavia ancora pieni di vitalità. Su tutti veglia – o forse dovremmo dire tiranneggia – la nonna Adeline Whiteoak, la cui presenza permea l’intero romanzo creando un collegamento solido tra i personaggi, comprese le due ragazze che entreranno a far parte della famiglia in qualità di spose: Pheasant e la newyorkese Alayne. Per lei la realtà di Jalna costituirà un grandissimo cambiamento; sarà attraverso i suoi occhi che ne scopriremo le contraddizioni, la quotidianità a volte noiosa e la mentalità un po’ bigotta. Elementi che, ben lungi da portarci a odiare questa famiglia, ce la faranno amare ancora di più, come accadrà alla stessa Alayne.
Vale anche la pena ricordare che Mazo de la Roche da autrice si trasformò a sua volta nel personaggio di un film a lei ispirato quando, raggiunta la celebrità, creò una figura pubblica di finzione pur di mantenere il totale riserbo – e mistero – attorno alla sua vita privata. Oggi sappiamo che la vera motivazione di ciò sta nel fatto che la de la Roche era gay, “sposata” a Caroline Clement e con ben due bambini adottati: era l’America del primo Novecento, già all’avanguardia se comparata all’Italia di oggi.
“Cent’anni di amori, odi e passioni sullo sfondo dei paesaggi sconfinati del Canada. Una grande saga familiare bestseller in tutto il mondo”: è così che Fazi presenta il suo “Jalna”, inserito tra i titoli storici che la casa editrice spesso riporta in vita grazie ad accurate e belle edizioni. Una lettura consigliata.
Per maggiori informazioni: https://fazieditore.it.
Commenti