Nuovo sito per Isbn edizioni: "Non si accettano manoscritti rosa, storici, di auto-fiction e... troppo letterari" - Affaritaliani.it

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Nuovo sito per Isbn edizioni: "Non si accettano manoscritti rosa, storici, di auto-fiction e... troppo letterari"

 

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"Astenersi dall'inviare: romanzi storici, romanzi rosa, romanzi i cui protagonisti hanno soprannomi tipo Strippo, Scubi o Faina, romanzi di auto-fiction, romanzi ispirati a Bukowski, romanzi ispirati a Carver, fantasy che non siano all'altezza di Game of Thrones, horror che non siano (almeno) all'altezza di Clive Barker, storie di Sud Italia idilliaco, storie di artisti che hanno girato il mondo e tornano a casa e non si riconoscono, romanzi troppo letterari, romanzi in cui non succede veramente un cazzo". Chissà come prenderanno la lettura dello spazio "manoscritti" del nuovo sito della casa editrice indipendente milanese Isbn edizioni gli aspiranti scrittori (e solo in Italia sono centinaia) che stanchi dei rifiuti (e più frequentemente delle mancate risposte) degli editori "tradizionali", in questi ultimi anni stanno preferendo affidarsi all'auto-pubblicazione (se non altro meno costosa - e con più prospettive - dell'editoria a pagamento...). Statisticamente, infatti, gli autori self-publisher tendono a puntare proprio sulla narrativa di genere (romanzi storici, rosa, soft-porno...) che invece, eccezioni a parte, Isbn rifiuta categoricamente. Sul versante della saggistica, invece, l'apertura è maggiore, visto che l'ultimo punto del "manifesto" della casa editrice recita: "L’intellettuale non butta via niente. Di ciò di cui si può parlare, non si deve tacere". Quindi un pamphlet sui romanzi "i cui protagonisti hanno soprannomi tipo Strippo, Scubi o Faina" potrebbe non esser rifiutato, chissà...

Isbnedizioni

Quanto al nuovo look del coloratissimo sito, la casa editrice di Massimo Coppola ha lavorato sulla grafica, sulla dinamicità delle pagine (un po' troppo "dinamiche", in realtà...), sulla possibilità di vendere i titoli direttamente attraverso il sito (sia in versione cartacea sia in versione e-book), sui contenuti multimediali e sull'interazione attraverso i social network. La direzione verso cui si sta muovendo il web, che agli editori piaccia o meno, è rappresentata proprio dai video (meglio se brevi e creativi) e dai contenuti "social".

@PrudenzanoAnton