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Culture
Leonardo contemporaneo: la mostra a Palazzo Reale di Milano
Leonardo - Dama con l'ermellino, 1490 circa - © 2019 Foto Scala. Firenze

di Simonetta M. Rodinò

Una mostra che non parla “di” Leonardo, ma “su” Leonardo: questa è la specificità di “Leonardo. La macchina dell’immaginazione”, ospitata nelle sale di Palazzo Reale a Milano.

E’ un’operazione creativa, affidata a Studio Azzurro: una serie d’installazioni in cui scenografia, video arte e suoni si trovano inscindibilmente compenetranti.

“Lo spunto era elaborare un progetto per raccontare Leonardo in modo enciclopedico e contemporaneo. Così abbiamo pensato fosse necessario non trascurare i suoi testi e fosse possibile non solo popolare di parole lo spazio definito dalle grandi macchine scenografiche, ma anche rendere esse stesse generatrici dei racconti per immagini”, racconta Fabio Cirifino, tra i fondatori del collettivo milanese Studio Azzurro.

Il percorso è scandito da sette videoinstallazioni, di cui cinque interattive, che coinvolgono lo spettatore in un racconto di immagini e suoni. Le grandi macchine scenografiche, la cui struttura è liberamente ispirata a disegni leonardeschi, corrispondono ad altrettante sezioni: Osservazioni sulla natura; Città; Paesaggio; Macchine di pace; Macchine di guerra; Tavolo anatomico; Pittura.

Le citazioni dai testi autografi si depositano sulle pareti e sui leggii e danno voce alle immagini in movimento. Sei leggii accompagnano quattro delle installazioni e accolgono altrettanti fogli di carta cotone suggerendo alcune parole del lessico vinciano. Pronunciando (forse un po’ troppo alto il tono della voce necessario) ognuna di queste parole - che Leonardo usò per scrivere Città, Paesaggio….- si risveglia un racconto video.

Il segmento dedicato al Tavolo anatomico è particolarmente suggestivo: su un tavolo di otto metri sono posati dei gessi che riproducono elementi del corpo umano, maschile e femminile scorticati. Sospese sul tavolo alcune piccole torce. Esplorando con esse i gessi, si avvia il racconto video relativo a quella porzione di corpo.

Le sezioni confluiscono nel ridotto dedicato alla pittura. Una decina di dipinti di Leonardo su cui gli scenari si susseguono all’orizzonte, passando uno nell’altro fino a ricomporre lo sfondo dell’opera originale.

E questo è il messaggio finale della rassegna imperdibile: il punto d’arrivo della speculazione di Leonardo è la pittura e in essa tutto il suo lavoro di studio trova origine e ragione.

“Il buon pittore ha da dipingere due cose principali, cioè l’homo e il concetto della mente sua. Il primo è facile, il secondo è difficile, perché s’ha a figurare con gesti e movimenti delle membra: e questo è da essere imparato dalli muti, che meglio li fanno che alcun’altra sorte de omini”.  dal Trattato della Pittura di Leonardo

 

“Una mostra di educazione e non d’intrattenimento: l’educazione ti conduce oltre, l’intrattenimento ti tiene dove già sei”, sostiene lo storico dell’arte Edoardo Villata. Che ha affiancato il progetto con la sua competenza scientifica.

Una rassegna sì multimediale, ma che si guarda bene dal limitarsi a riprodurre in alta definizione dipinti leonardeschi o a ricostruire in 3D e in modo più o meno fedele una macchina piuttosto di un’altra.  Di queste realizzazioni diseducative se ne possono vedere anche troppe…

“Leonardo. La macchina dell’immaginazione”

 Palazzo Reale - Piazza Duomo 12 - Milano

19 aprile – 14 luglio 2019

Orari: Lunedì dalle 14.30 alle 19.30 Martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 9.30 alle 19.30 Giovedì e sabato 9.30 - 22.30

Ingressi: intero € 12 - ridotto €10

www. leonardolamacchinadellimmaginazione.it

 

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