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Culture
Malazè alla riscoperta dei Campi Flegrei

I Campi Flegrei si promuovono con Malazè, la rassegna legata alla valorizzazione del grande patrimonio storico, ambientale e gastronomico di una vasta area compresa tra Pozzuoli, Napoli, Quarto, Bacoli, Monte di Procida e l’isola di Procida. Una terra unica che racchiude laghi, siti archeologici, terme, mare, vulcani, che si estendono in un incantevole paesaggio modulato da crateri spenti e colline vulcaniche attive, come la Solfatara a Pozzuoli. Luoghi che sembrano fatati, dove sembra che il tempo si sia fermato. Un territorio che immerge il viaggiatore in un’atmosfera suggestiva dove l’aria profuma di storia. Il Castello Aragonese a Baia, oggi Museo archeologico dei Campi Flegrei, racchiude in circa cinquanta sale sculture, iscrizioni, terrecotte figurate, manufatti in metallo e vetro, monete ed oreficerie provenienti dalle antiche città di Cuma, Puteoli, Baiae, Misenum e Liternum. La Piscina Mirabilis a Bacoli (l’appellativo è del Petrarca per la sua grandiosità e bellezza) è la più grande cisterna di acqua potabile costruita in età augustea nel tufo della collina prospiciente il porto di Miseno, che si regge su 48 pilastri reticolati di tufo ad otto metri sul livello del mare. La necropoli di Cappella con colombari, mausolei e agglomerati sepolcrali del I° secolo d.C. 

La Solfatara, uno dei quaranta vulcani dei Campi Flegrei, descritta da Strabone come la dimora del dio Vulcano, tappa obbligata del Grand Tour. Malazè (è il vecchio termine puteolano che indica il luogo dove i pescatori conservavano le reti dopo la pesca) punta a far conoscere queste meraviglie, a creare reddito per le popolazioni, a  creare un nuovo tipo di turismo ai ritmi di una volta, legandolo ai piaceri della terra e del mare. “Malazè è un evento collettivo che cresce di anno in anno senza contributi pubblici con il solo coinvolgimento del tessuto culturale e imprenditoriale locale con lo scopo di fare economia sul territorio e stimolare il dibattito sulle straordinarie potenzialità di questo lembo di terra”, spiega Rosario Mattera, ideatore della rassegna che parte a settembre ma dura tutto l’anno. “Quando pensammo a Malazè come una sorta di grand tour attraverso il cratere del gusto nel territorio Flegreo, lo concepimmo come un progetto in progress. Oggi è diventato un grande contenitore di iniziative e progetti rivolto a dare un nuovo volto al territorio, contribuendo a disegnare un diverso modello di sviluppo facendo leva sugli attrattori del gusto, della cultura e della storia. La formula di Malazè mette insieme queste ricchezze promuovendole a misura di turista. Combina enogastronomia e archeologia, cultura e territorio, con un ventaglio di proposte per grandi e più piccoli: è possibile effettuare escursioni in barca a vela e in bicicletta, tour guidati tra le vigne e nei musei, incontri in notturna per osservare le stelle, performance teatrali e cene a tema. Ed è possibile praticare un turismo esperienziale per vivere una vacanza del tutto nuova, al contatto diretto con la natura e gli stili di vita degli abitanti scegliendo tra i diversi pacchetti soggiorno creati ad hoc dagli operatori turistici e dalle associazioni locali.   

Eduardo Cagnazzi

 

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