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Culture
Milano e il cinema, la mostra: un viaggio da ieri a oggi
da sinistra - Renato Salvatori, Luchino Visconti, Claudia Cardinale e Alain Delon in una pausa durante la lavorazione del film Rocco e i suoi fratelli - 1960,

di Simonetta M. Rodinò

 

Appuntamento da non perdere, la mostra “Milano e il cinema” esplora il rapporto del capoluogo lombardo e la “settima musa”.

Curata da Stefano Galli, la rassegna, da domani a Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, racconta un secolo di storia del cinema: dalle prime sperimentazioni degli anni Dieci all’epoca d’oro degli anni sessanta, fino alle produzioni più recenti con la nascita di un genere-commedia tutto milanese.          

Forse non tutti sanno che nel lontano 1909, Luca Comerio, fotografo della Real Casa Savoia, fece costruire nella zona di Turro, a Milano, uno stabilimento, per diversi teatri di posa, all’epoca il più grande e attrezzato del mondo. Da qui nacque l’industria cinematografica.

Come mai allora Roma prenderà il posto di Milano divenendo il nuovo polo produttivo? “Prima di tutto - risponde il curatore -per il rapporto con il denaro: la natura stessa dell’industria cinematografica, così differente da ogni altra forma d’impresa, presenta una serie di specificità che mal si conciliano con l’operato tipico dell’industria tradizionale. L’imprenditore milanese è decisionale, è nella sua natura avere l’ultima parola. Non può giocare a un gioco le cui regole sono scritte da altri. Di fronte a un’impresa come quella cinematografica, il suo spirito, pragmatico, finisce per stancarsi, vedendo in questo genere di operazione più rischi che benefici”.

Quindi circa vent’anni dopo ecco nascere Cinecittà, cui i Ministeri erogano molti fondi. Il filo rosso dell’esposizione s’intreccia su tre tematiche: il denaro, la modernità e il lavoro. Attraverso 150 foto di scena, manifesti, locandine e splendidi contributi video, con frammenti di film impareggiabili, si scopre la vera natura di Milano.

Dalla modernizzazione che la città intraprese sin dagli anni Trenta e proseguito negli anni Cinquanta, in pieno boom economico - Milano diventa il set ideale di registi come Antonioni, Ermanno Olmi, Carlo Lizzani, Luchino Visconti, ma anche di Marco Ferreri, Liliana Cavani … che affrontano le contraddizioni, le storture e le lacerazioni ma anche le meraviglie di quell’epoca, da Miracolo a Milano a Rocco e i suoi fratelli, da La Notte a Il posto - alla cinematografia industriale. Che produce filmati per dare visibilità alle aziende.

Dal filone cinematografico pubblicitario – la cui espressione più famosa fu Carosello, trasmissione televisiva trasmessa quotidianamente dalle 20:50 alle 21:00 - ai polizieschi all’italiana degli anni Settanta.

Per tornare in seguito alla commedia milanese, quel mondo fatto di Pozzetto, Celentano, Abatantuono…e di registi come Nichetti, Salvatores, Vanzina…

 

“MILANO E IL CINEMA”
Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, spazi espositivi piano terra, via Sant’Andrea 6, Milano

8 novembre - 10 febbraio 2019

Orari: martedì- domenica: 10.00-20.00 - Giovedì: 10.00 - 22.30

Biglietti: intero: € 12 - ridotto: € 10 (studenti under 26, over 65, disabili, gruppi adulti e tutte le convenzioni)

Infoline: 02 884 65735 – 64532 

Catalogo: edizioni MilanoinMostra 

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