Mostre/ La grande antologica dedicata a Bernardino Luini - Affaritaliani.it

Culture

Mostre/ La grande antologica dedicata a Bernardino Luini

di Simonetta M. Rodinò

Erano anni che a Milano non si vedeva una mostra così. Anni in cui titoli accattivanti camuffavano esposizioni di livello molto discutibile, o meglio dall’incerto spessore. L’antologica “Bernardino Luini e i suoi figli”, da domani a Palazzo Reale, rievoca le grandi rassegne di una volta.

Costruita con movimenti drammaturgici, la mostra è scandita cronologicamente nelle stanze del piano nobile per concludersi nella sala delle Cariatidi: 180, tra dipinti, affreschi e tavole, che ricostruiscono la parabola dell’artista, dalle ricerche giovanili ai quadri della maturità, con un’attenzione, da un lato, al lavoro dei suoi contemporanei (Bramantino, Lorenzo Lotto, Andrea Solario, Giovanni Francesco Caroto, Cesare da Sesto… e dall’altro, alla traiettoria artistica dei figli, e in particolare del più piccolo Aurelio. Un superbo omaggio a uno dei maggiori pittori lombardi del Rinascimento, i cui tanti lavori sono accostati a quelli degli autori a lui contemporanei, così da far comprendere le scelte stilistiche, le ricorrenze iconografiche, le analogie e le antitesi. Un percorso facilitato da una lettura chiara attraverso l’uso di due codici cromatici: pareti bianche per Luini, grigie per gli altri artisti. Camminando tra le sale salta agli occhi il grande spazio dedicato al tratto iniziale della storia di Luini (1480 circa- 1532 circa), prima che il suo stilema si assesti intorno alla metà del secondo decennio del Cinquecento. La rassegna è articolata in 12 sezioni: partendo dal contesto in cui Luini a Milano si è formato a contatto con la tradizione lombarda, da Foppa a Bergognone, si passa ai primi lavori a confronto con l’esperienza dei pittori veneti dell’entroterra, agli anni poi del dominio francese, caratterizzati dalle astrazioni di Bramantino, alla Pelucca - la villa di Gerolamo Rabia, il prototipo di una nuova decorazione d’interni dai temi sacri e profani -, e poi attraverso le relazioni personali e lavorative con un maestro della generazione precedente, Bernardo Zenale… poi i volti di Luini ritrattista tra i suoi contemporanei, le grandi commissioni pubbliche e la riproducibilità delle invenzioni leonardesche, si giunge nella Sala delle Cariatidi. Qui in uno spazio di dimensioni ben diverse dagli altri ambienti, si percepisce la discontinuità di generazione tra Bernardino e i suoi figli. Qui si consuma la parabola di Aurelio. Non solo lo stile è mutato, ma anche l’impianto dimensionale delle pale d’altare in un’Italia che si è fatta diversa, in una Milano precocemente spagnola.

Questa mostra, da non perdere, curata da Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, è promossa dal Comune e prodotta insieme a 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e Arthemisia Group.

“Bernardino Luini e i suoi figli”

Palazzo Reale – Piazza Duomo, 12 – Milano

10 aprile – 13 luglio 2014

infoline e prevendita : tel02 54914

Orari lunedì 14.30 – 19.30 martedì, mercoledì, venerdì, domenica 9.30 – 19.30 giovedì e sabato 9.30 – 22.30

Ingressi: Intero € 11 - ridotto € 9,50

Catalogo: Officina Libraria

www.comune.milano.it/palazzoreale