Culture
Parma: in mostra la Collezione Renato Bruson


C'è tempo fino al prossimo 25 gennaio per visitare a Parma, nella prestigiosa sede della Fondazione Cariparma, le settanta opere pittoriche provenienti dalla collezione di Renato e Tita Bruson. L'esposizione monotematica, assai interessante perché dedita interamente alla scuola dell'Ottocento italiano, sancisce anche l'avvenuta donazione da parte di Renato Bruson, della collezione d'arte di sua proprietà, alla Fondazione Cariparma e alla città di Parma. La donazione comprende ben settanta opere, tra le quali figurano importanti firme di capiscuola della pittura italiana dell'Ottocento: Giovanni Boldini, Francesco Paolo Michetti, Giovanni Segantini, Pompeo Mariani, Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini e Niccolò Cannicci. Oltre ad importanti vedutisti veneti quali Guglielmo e Beppe Ciardi, Pietro Galter e Pietro Fragiacomo. Dal punto di vista dei contenuti, la pittura romantica si ispira in genere ai grandi temi storici, con preferenza per i momenti di lotta patriottica e popolare. Ma un altro soggetto che viene rappresentato in questa collezione è il tema del paesaggio. Come espressione dell'amore quasi religioso per la natura. Che viene riproposta diversamente dagli artisti neoclassici, proprio attraverso un utilizzo più sapiente dei colori e della tecnica. I contorni ad esempio, come si evince dalle figure di Boldini, sono frenetici e meno definiti. Così come il contrasto della luce è spesso incontrollato, sembra quasi anticipare il futurismo. Ciò che conta è l'emozione. Il movimento tra i più significativi e innovativi della pittura italiana dell'Ottocento, si forma verso il 1850 a Firenze, ogni data è puramente convenzionale nella storia dell'arte come della musica, con un gruppo di artisti, tra cui spiccano: Telemaco Signorini e Giovanni Boldini. Un'occasione da non perdere quindi, per vedere in questa mostra e in un colpo solo, opere che hanno segnato la storia dell'arte italiana del XIX secolo. "Si tratta di un gesto di grande fiducia e stima nei confronti della Fondazione e dell'intera comunità parmense- ha commentato il Presidente Paolo Andrei-e questo è motivo di grande orgoglio e riconoscenza nei confronti del Maestro Bruson". L'impegno della Fondazione sarà ovviamente quello saper valorizzare questo notevole patrimonio artistico, e di renderlo fruibile alla città e al paese. La città di Parma non è stata casuale nella scelto di Bruson. Proprio al Teatro Regio, il prestigioso tempio della lirica emiliana, il cantante ha debuttato nel 1967, nella "Forza del destino" di Verdi, e da qui ha iniziato la sua brillante ascesa verso una grande carriera che lo proiettato nei più importanti teatri internazionali. Per informazioni consultare il sito www.studioesseci.net oppure www.fondazionecrp.it
Paolo Fontanesi