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Culture
Paul Klee, mostra al Mudec di Milano: universo di immagini, segni e colori
Klee - Angelo in divenire, 1934 @Image archive Zentrum Paul Klee Berna

di Simonetta M. Rodinò

Paul Klee, nato in una famiglia di musicisti, fu anch'egli finissimo concertista. Mozart il suo autore prediletto. Violinista prima di dedicarsi alla pittura, l'autore, di nascita svizzera, è protagonista della rassegna "Klee. Alle origini dell'arte": una ricerca sulle fonti figurative che animarono il suo processo immaginativo.

La mostra, curata da Michele Dantini e Raffaella Resch, da oggi al MUDEC - Museo delle Culture di Milano, ospita un centinaio tra olii, acquerelli, pastelli, tempere, inchiostri di china, acqueforti, di cui più della metà provenienti dal Zentrum Paul Klee di Berna.

Per "primitivismo" Klee intende la strumentazione stilistica e il diverso approccio delle altre culture. In una conversazione il pittore affermò: "Si sono aperti e si aprono per noi nuovi mondi che appartengono anche alla natura, ma nei quali non tutti gli uomini possono penetrare con uno sguardo, che è forse solo dei bambini, dei pazzi, dei primitivi".

Nella sua attività alternò stili e tecniche e nelle ricerche privilegiò sia epoche preclassiche dell'arte occidentale - come l'Egitto faraonico -, sia epoche sino allora considerate di decadenza, come l'arte tardo-antica, quella paleocristiana e copta, l'Alto Medioevo; sia infine l'arte africana e oceanica.

Cinque sezioni indagano il suo iter artistico, in un percorso suddiviso non cronologicamente, ma a temi: caricature, illustratore cosmico, alfabeti e geroglifiche d'invenzione, il museo etnografico e la stanza dei bambini e policromie e astrazione.

Dalle incisioni di scene di teatro "buffo" del periodo del Bauhaus ai disegni e acquerelli tratti dalla storia della miniatura, dall'arte bizantina. Dalla produzione di simboli e alfabeti che in quanto ideogrammi possono assumere raffigurazioni d'immagini cifrate all'etnografia e all'arte dei bambini: tra le altre opere in mostra, cinque pupazzi, tra i tanti andati persi, realizzati per il teatrino di marionette nato per esaudire una richiesta del figlio Felix. 

La rassegna, promossa da Comune di Milano e da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, presenta infine le policromie e le astrazioni: la linea geometrica, precisa e spesso evanescente e malinconica dei suoi acquarelli. Chiude la mostra la tela incompiuta "Angelo della morte", del 1940, anno in cui morì 61enne.

La sua influenza sui fatti dell'arte è stata capillare ma limitata. Non ha avuto discepoli. Sebbene abbia insegnato per dieci anni al Bauhaus di Weimar, invitato dall'architetto Gropius, rimase sempre un solitario.  Così schivo da leggere, nei primi tempi, gli appunti delle lezioni voltando le spalle agli studenti.

"Klee. Alle origini dell'arte"
MUDEC - Museo delle Culture

Via Tortona 56 20144 - Milano
31 ottobre - 3 marzo 2019

Orari: lunedì 14.30 - 19.30; martedì - mercoledì - venerdì - domenica 09.30 - 19.30; giovedì - sabato 09.30 - 22.30
Ingressi: intero € 14,00 - ridotto € 11,00
Infoline: 0254917
Catalogo: 24ORE Cultura
www.mudec.it
 

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