Culture
Placido Domingo Jr: "Se non avessi fatto il cantante sarei un pilota di F1"
Intervista a Placido Domingo Jr, figlio del celebre tenore che debutta in anteprima assoluta in Italia




Di Oriana Maerini
Di padre in figlio. Placido Domingo Jr Debutto, figlio del tenore Plácido Domingo, è un astro nascente del panorama musicale internazionale debutto a Roma all’Auditorium Parco della Musica il 20 maggio il concerto-spettacolo “Volver – Anima Tango”. Prodotto da Melos International di Dante Mariti, è uno spettacolo multiforme fatto di musica, momenti teatrali e danza, basato sulle atmosfere e sulla tradizione del tango argentino.
Placido Domingo Jr cantante, compositore e produttore, sarà accompagnato dal Buenos Aires Cafè Sextet, guidato dal fisarmonicista e bandoneonista Cristiano Lui, che cura gli arrangiamenti originali dello spettacolo, da Annalisa Biancofiore, attrice-cantante che ne cura la regia, e dai ballerini di tango argentino Pablo Moyano e Roberta Beccarini, autori delle coreografie, che guideranno anche cinque coppie di loro allievi, regalando al pubblico l’atmosfera di una “milonga dei ricordi”.
Parallelamente alla sua attività di compositore e produttore discografico, nel 2010 debutta come interprete, in collaborazione con Juan Cristòbal Losada, vincitore del Premio Produttore/Ingegnere ai Grammy Awards. Negli ultimi anni incrementa la sua attività di cantante in tutto il mondo, sia insieme al padre Placido Domingo sia come solista. Tra gli ultimi concerti: Messico, Uruguay, Yerevan, Bratislava, Riga-Latvia, Belgrado, New York, Las Vegas, Pechino, Germania, Spagna, Italia.
Nel 2014 partecipa all’Itunes Festival di Londra. Nel 2016 è impegnato in una lunga tournée in Germania insieme al “Sinatra tedesco” Götz Alsmann e alla SWR Band.
Nel 2016 interviene al grande concerto “Placido en el Alma” allo Stadio Santiago Bernabeu di Madrid, alla presenza di 65.000 persone.
Nel dicembre del 2016 prende parte ad una speciale “réunion” nella città di Zamora in Spagna, dividendo la scena con Montse e Cecilia, figlie delle celebri cantanti Montserrat Caballé and Teresa Berganza. Si esibisce alla XXII edizione del Galà Jose Carreras trasmesso in diretta dalla televisione tedesca Sat Gold 1.
Nel 2017 sarà in tournée in Brasile e Messico e sarà impegnato nella produzione e messa in scena del suo nuovo musical “Vlad” nei principali teatri spagnoli.
È attualmente impegnato nella realizzazione dei prossimi due album, il primo con brani del repertorio francese e il secondo di tango. Affari italiani lo ha incontrato alla vigilia della sua esibizione romana per conoscere meglio la sua vocazione artistica e non solo.
Perché ha scelto Roma per il suo debutto italiano?
Mi sono esibito in tutto il mondo con i miei concerti, ma mai ho avuto la possibilità di presentare un mio spettacolo in Italia. È da alcuni anni che mi trovo spesso qui con la mia compagna italiana e abbiamo pensato che era il momento di fare una anteprima anche in questo paese meraviglioso.
Ha una particolare predilezione per il Tango e la musica argentina?
In realtà mi sono avvicinato al tango di recente e ho imparato a conoscere ed apprezzare questa musica e cultura stupenda. Per me è stata una vera scoperta, è una musica coinvolgente e appassionante che pian piano sto facendo sempre più mia. Ovviamente conoscevo Gardel e Piazzolla - anche mio padre ha inciso anni fa un disco di tango - ma non mi ero mai accostato in prima persona a questo repertorio.
Il suo spettacolo è fatto di suggestioni legate al ricordo, al ritorno. Ha un vissuto particolare, un luogo, una persona che le evoca questi sentimenti?
Avendo vissuto quasi 25 anni negli Stati Uniti, a un certo punto ho sentito dentro di me una mancanza, un senso di lontananza e ho capito la mia personale necessità di ritorno in Europa, e nello specifico in Spagna. I miei primi ricordi di bambino appartengono alla Spagna, poi con la famiglia ho avuto il privilegio di viaggiare in tutto il mondo e scoprire tanti paesi e culture, ma arriva sempre un momento nella vita in cui si sente un desiderio di ritorno.
È figlio d'arte ma c'è stato un momento in cui ha deciso che il canto sarebbe stata la sua passione?
La mia vera passione è la musica, tutta. Questo include composizione, produzione, arrangiamenti e ovviamente anche il canto, anche se quest’ultimo è arrivato più tardi.
Nel suo spettacolo ci sono anche richiami alla musica italiana. Qual è il cantante italiano che apprezza di più?
La tradizione musicale italiana è ricchissima e la amo molto, in tutti i suoi generi ed espressioni. Amo molto i grandi cantautori, come Domenico Modugno, Luigi Tenco, Pino Daniele, Franco Battiato e tantissimi altri… la lista sarebbe lunghissima perché la produzione musicale italiana di grande qualità è davvero immensa.
Dopo Roma quali saranno le altre tappe del suo tour?
Subito dopo il concerto di Roma partirò per una lunga tournée in Brasile, poi ci saranno dei concerti in Messico, Spagna, Germania…
Progetti futuri?
Ovviamente porterò avanti la tournée sia in Italia che all’estero, ma nel frattempo sto lavorando anche alla prima messa in scena in Spagna del mio musical “Vlad”, ispirato al romanzo “Dracula” di Bram Stoker.
Se non avesse fatto il cantante cosa le sarebbe piaciuto fra nella vita?
Il pilota di aerei o di Formula1. Sono un vero appassionato!
Ama l'Italia? Una regione o città in particolare?
Amo tutta l’Italia. Anche se mi trovo più frequentemente a Roma e a Napoli, appena ho la possibilità faccio delle piccole scappatelle in giro per l’Italia.
Un aneddoto che la lega al nostro paese...
Ricordo benissimo quando ero piccolino, in calzoncini corti, mentre ascoltavo papà all’Arena di Verona che provava Turandot e io potevo comprare un gelato con una moneta da 100 lire! Faccia lei il conto di quanto tempo è passato…