Culture
Tra la Maria dei Vangeli e la madonna dei dogmi e della devozione non esiste alcun rapporto...
Premessa di Franco Barbero (http://donfrancobarbero.blogspot.it/)
IL MITO DI MARIA
Leggerete alcune parole chiare di Francesca Ribeiro [Renato Pierri]
Voglio sottolineare che tra la Maria dei Vangeli e la madonna dei dogmi e della devozione non esiste alcun rapporto. Si tratta di una osservazione che, per chi è attento al messaggio della Scrittura, è addirittura scontata. Sabato scorso, presentando a Pinerolo il libro "Inchiesta su Maria" di Augias- Vannini, abbiamo constatato in gruppo le tappe della costruzione della mariologia. Raccomando vivamente il libro sopracitato perchè esso contiene la storia della fanciulla ebrea che divenne mito, madre di Dio, vergine prima-durante-dopo il parto, concepita senza peccato originale, assunta in cielo in corpo e anima, fino alle manipolazioni e alle superstizioni di Medjugorje...fino all'estremo del ridicolo.
Resta il fatto che la gerarchia cattolica ha saputo usare spregiudicatamente questo bisogno popolare di una madre che mantiene una fede bambina e comporta la creazione di una rete immensa di santuari, di devozioni e di...affari. Il giudizio critico non riguarda le persone che abbracciano il culto mariano, spesso con ingenuità e sincerità, ma la falsificazione e l'abuso della credulità popolare da parte delle gerarchie cattoliche.
Franco Barbero
Don Franco Barbero (blog) 5 marzo 2014
“Presenza e mistero di Maria”. Di quale Maria?
Trascrivo dal dépliant delle Biblioteche di Roma Capitale, “Presenza e mistero di Maria”: “Il progetto propone un percorso inedito di riflessioni su Maria di Nazareth, vissuta nella Galilea di duemila anni fa, madre di Gesù Cristo, che ha inaugurato «una nuova epoca della storia», come ci ricorda la filosofa Luce Irigaray nel suo libricino “Il mistero di Maria”. Viene fatto di chiedersi se il fiume di riflessioni su Maria riguardino la madre di Gesù, della quale parla assai scarsamente il Vangelo, oppure la Madonna frutto dell’immaginazione del popolo e della Chiesa. Sì, perché la Maria Madre di Dio non esiste nel vangelo, la Maria perpetuamente vergine non esiste nel Vangelo, e tutte le Nostre Signore, quelle di Lourdes e di Fatima e di Guadalupe e di Pompei e via di seguito comprese, poco hanno da spartire con la madre di Gesù del Vangelo. Nonostante le parole che Gesù sulla croce, prima di morire, rivolge alla madre e al discepolo che amava, Maria non sembra assumere agli occhi degli evangelisti un ruolo importante. Negli Atti degli Apostoli Luca accenna appena alla madre di Gesù. Ma il Figlio stesso durante la predicazione, non sembra dare eccessiva importanza alla madre. La tratta persino con un certo distacco. Quando la madre, nell’episodio delle nozze di Cana, essendo lei incapace di provvedere ai bisogni dei commensali, si rivolge a Gesù, lui risponde: «Che vuoi da me, o donna?». Quando dicono a Gesù: «Ecco: tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e chiedono di parlarti», egli risponde: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli? […] Chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi mi è fratello, sorella e madre». E dire che proprio la madre aveva fatto la volontà del Padre, ma lui non dà agli Apostoli l’impressione che si tratti di una persona eccezionale. La Madonna del Vangelo è una mamma, nient’altro che una mamma. Maria è diventata importante, importantissima, più tardi, solo agli occhi del popolo e della Chiesa.
Francesca Ribeiro [Renato Pierri]