Tutta la verità su Caravaggio. Esce il libro sui segreti dell'artista - Affaritaliani.it

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Tutta la verità su Caravaggio. Esce il libro sui segreti dell'artista

Caravaggio è fra gli artisti più carismatici e controversi di sempre, ma la sua enorme notorietà rischia di condurre le indagini sul suo operato a pericolose mistificazioni. Partendo da questa considerazione Giuseppe Fornari imposta il suo lavoro di analisi: “A dispetto della profluvie di pubblicazioni e ricerche, avevo l’impressione che qualcosa di non detto restasse da dire e cercare su di lui, a smentita delle tante approssimazioni e deformazioni che rischiano di trasformarlo in un irreale fantoccio...” Il punto di vista su Caravaggio che l’Autore ci propone in questo volume è quindi sicuramente differente rispetto a quanto proposto dalla letteratura classica in materia: non solo per lo sguardo interdisciplinare sull’artista e sull’uomo, trasversale alla storia dell’arte e alla filosofia, ma anche per una lettura più prettamente cristologica riferita ai suoi ultimi lavori. Fornari matura la sua tesi per deduzione e per contrasto, in un costante confronto sia con le letture storiche più famose che con la critica più recente, proponendo un’analisi approfondita delle più importanti opere del pittore nella convinzione che “Caravaggio va cercato dove lui voleva essere trovato, cioè nei suoi quadri”. Caravaggio non è un pittore “facile” come non è stato un uomo “facile”. L’etichetta comunemente adoperata per descriverne lo stile, quella del “realismo”, ne confonde la vera portata: è la ricerca di Dio, della sua umanità e spiritualità, il tratto di maggior realismo del nostro artista. Il libro, oltre che sulle alterne fortune critiche del pittore e sul formarsi del suo personaggio di “artista maledetto”, analizza la formazione giovanile, le influenze venete di Tiziano e Tintoretto, il periodo romano, l’incontro con l’opera di Michelangelo. Si sofferma poi sulla ricostruzione dei suoi ultimi anni di vita (ricchi di fatti di sangue e di fughe rocambolesche) fino all’enigma della sua morte prematura, confutando la tesi del delitto di stato e riportando il destino di Caravaggio alla cifra più riconoscibile di una vittoria artistica conseguita al prezzo di investire - e da ultimo perdere - la propria intera esistenza.

Giuseppe Fornari è Docente di Storia della Filosofia all’Università di Bergamo. I suoi studi si rivolgono alla storia del pensiero nelle sue varie manifestazioni, non solo filosofiche, ma anche artistiche e religiose. A tale scopo ha elaborato una proposta teorica innovativa, la teoria mediatoria o estatico-oggettuale, che riconduce la genesi e lo sviluppo della cultura a esperienze di origine estatico-religiosa e a istituzioni collettive capaci di rendere accessibile e rappresentabile la realtà. Tra le sue pubblicazioni: Il caso Nietzsche (in collaborazione con René Girard, 2002); la monografia su Leonardo La bellezza e il nulla (2005); Da Dioniso a Cristo (2006, I ed. 2001); il volume da lui curato Eraclito: la luce dell’Oscuro (2011); Mediazione, magia, desiderio in Leonardo e nel Rinascimento (2012); La conoscenza tragica in Euripide e in Sofocle (2013); Storicità radicale. Filosofia e morte di Dio (2013).