Sanità. Greco (S.I.d.R.): “Embrioni congelati, servono nuove politiche sanitarie” - Affaritaliani.it

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Sanità. Greco (S.I.d.R.): “Embrioni congelati, servono nuove politiche sanitarie”

“Oggi si contano in Italia oltre 100mila embrioni congelati, un numero in crescita esponenziale. La legge 40 vieta purtroppo la distruzione o la donazione di quegli embrioni che non vengono trasferiti né alle persone né a favore della ricerca scientifica, quindi se non vengono impiantati all’interno dell’utero materno devono essere obbligatoriamente congelati. Con l’introduzione delle nuove tecniche, in particolare la diagnosi genetica preimpianto, si possono individuare gli embrioni sani e quelli malati. I centri di procreazione medicalmente assistita sono obbligati a tenere congelati anche quegli embrioni cromosomicamente alterati, che non hanno alcuna possibilità di impianto e questo è assurdo”. Così Ermanno Greco, Presidente della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R.), intervenendo su Rai Radio 1 al programma “Progetto Salute”, condotto da Francesca Parisella e Viviana Verbaro, in merito agli embrioni congelati e conservati nei centri di Pma.

“La percentuale di impianto di un embrione che viene scongelato dopo tanto tempo – ha osservato ancora Greco – è minore se lo scongelamento avviene entro un anno, a risentirne fortemente è la qualità, che non viene mantenuta. Tra l’altro è da considerare, al riguardo, il progresso delle tecniche di congelamento, che si sono evolute, permettendo agli embrioni una sopravvivenza elevata”.

Per Greco "occorrono politiche sanitarie più efficaci e un accesso maggiore alle tecniche di procreazione medicalmente assistita, anche in considerazione del fatto che l’infertilità, soprattutto quella maschile, è in forte aumento. Una coppia su sei è infertile, in Italia siamo al 15%, in Europa al 16,5%. Una situazione preoccupante, perché incrementa la denatalità” ha concluso.