Economia
Borsa, Trump manda Milano in rosso. Soffrono i titoli di Ferrari, Stellantis e Cucinelli
La debolezza del dollaro è conseguenza delle rinnovate minacce di dazi da parte del presidente Donald Trump

Borse europee in calo
Piazza Affari rallenta ancora con l'Europa e a metà seduta l'indice Ftse Mib perde l'1,12% a 39.729 punti. A pesare è l'incertezza che circonda i negoziati commerciali degli Stati Uniti con la Cina, ma anche con gli altri partner Usa.
Sul listino guadagni per Eni +0,95%, Hera +0,65%, A2a +0,47%, Amplifon +0,47%. Perdono invece Stm -3,17%, Stellantis -2,92%, Ferrari -2,95%, Brunello Cucinelli -2,62%. Negativi anche i bancari con Bper Banca -1,09% dopo che il Tar ha respinto lo stop alla sospensione dell’ops di Unicredit, che resta congelata fino al 21 giugno; giù anche l’istituto guidato da Andrea Orcel a -1,19%; male anche Mps -1,03%, e Intesa -0,51%.
Sul fronte valutario, l'euro balza sul biglietto verde e punta a 1,16 dollari a quota 1,1596, in rialzo dello 0,93%. La valuta unica avanza anche sullo yen a 164,41 (+0,23%). La debolezza del dollaro si deve alla confusione sulla politica commerciale di Washington.
Sul mercato obbligazionario, lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi viaggia sui 95 punti base, in rialzo rispetto all'avvio e alla chiusura di ieri a 93. Il rendimento cala lievemente al 3,429%.