Mr Fastweb tra Calzedonia e La Perla. E Lvmh mette gli occhi su Yamamay
Affari complicati sotto il vestito. Quando ormai sembrava fatta, Calzedonia potrebbe vedersi sfilare dalle mani il marchio La Perla. A fare da ostacolo è arrivata l’offerta di SMS Finance SA. La holding di Silvio Scaglia (fondatore di Fastweb) avrebbe messo sul piatto una proposta da 100 milioni. La cifra è di tutto rispetto, se si considera che è vicina al fatturato annuale del gruppo, che fu acquistata nel 2007 dal fondo americano Jh Partners per la metà (50 milioni) e che, in questi cinque anni, il marchio non è certo stato certo valorizzato: il fatturato è calato da 183 a 107 milioni e l'indebitamento è salito a 70.
Davanti alla proposta di Scaglia, il tribunale di Bologna non poteva far altro che respingere la sola offerta pervenuta sino a ora (quella di Calzedonia) e convocare l’asta per il 4 giugno. Vedremo se il gruppo veronese sarà interessato a rilanciare. Di certo La Perla sembrava essere il tassello perfetto per completare il business: già titolare dei marchi Tezenis e Intimissimi, l'azienda guidata da Sandro Veronesi cercava un brand che potesse introdurla anche nel settore alto di gamma.
La Cgil è preoccupata: "Siamo molto perplessi dalla decisione del tribunale. Calzedonia è un’azienda dal grande profilo industriale che si era impegnata a mantenere la produzione a Bologna. Anche la soluzione che avevamo trovato sui livelli occupazionali era soddisfacenti. Adesso, invece, è tutto da rifare".
Quella di Calzedonia-La Perla non è l'unica indiscrezione intima circolata in queste ore. L'altro gigante della lingerie italiana ha attirato le attenzion di Lvmh. Il colosso del lusso sarebbe in pressing su Pianoforte Holding, proprietaria di Yamamay, Carpisa e Jacked. Sarebbe l'ennesimo caso di un marchio tricolore a finire in mani francesi. Per ora, Lvmh non sarebbe intenzionato a rilevare il gruppo, ma a metterci piede, con un'operazione mista che gli permetta di entrare nel capitale.