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Economia
Air Italy, inviate 1.322 lettere di licenziamento. "Intervenga il governo"

Air Italy, Confael: inviate 1.322 lettere di licenziamento 

Inizia nel peggiore dei modi il 2022 per i lavoratori di Air Italy. La compagnia ha infatti inviato oggi 1.322 lettere di licenziamento riconducibili "alla procedura sindacale di licenziamento collettivo per cessazione di attivita'" che Air Italy ha avviato il 23 settembre scorso. Lo rivela Mario Clemente, Segretario del Trasporto Aereo di Confael, definendo questo "un atto atteso ma incomprensibile e inaccettabile".

"Nonostante l'Italia abbia ricevuto miliardi di euro dall'Unione Europea per la ripresa del nostro Paese - sottolinea Clemente -, 1322 lavoratori iniziano il nuovo anno con una lettera di licenziamento. Si tratta dei lavoratori Air Italy per i quali Confael Trasporto Aereo chiede che vengano applicate le stesse misure previste per i lavoratori di altre compagnie che sono, di fatto, gia' chiuse, come purtroppo Alitalia e Norwegian". Confael, esprimendo la piena solidarieta' a tutti i lavori interessati, conferma la propria volonta' ad un confronto immediato sulla situazione occupazionale della compagnia.

Air Italy, sindacati: Governo blocchi lettere licenziamento 

"Purtroppo il momento che temevamo e che abbiamo cercato di scongiurare fino alla fine e' arrivato, le lettere di licenziamento dei circa 1.400 lavoratori di Air Italy sono partite, nella totale indifferenza delle istituzioni". Ad affermarlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo chiedendo "un intervento immediato del Governo per bloccare la procedura e scongiurare cosi' questa vera e propria tragedia sociale che si sta consumando".

"Piu' volte in questi mesi - proseguono i sindacati - abbiamo chiesto un intervento decisivo per risolvere la situazione con delle proposte concrete che sono rimaste inascoltate. Con una norma in deroga alla Legge di Bilancio, infatti, si sarebbe potuto estendere la cassa integrazione a tutti i 1400 lavoratori e lavoratrici di Air Italy anche per il prossimo anno, a prescindere dalle decisioni prese dall'azienda. Continuiamo poi a ribadire l'importanza di costituire un bacino nazionale di riqualificazione e ricollocazione del personale del trasporto aereo, fondamentale per non disperdere l'enorme bagaglio di professionalita' dei lavoratori non solo di Air Italy, ma di tutto il settore".

"Siamo esterrefatti - concludono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo - dalla completa inerzia del Governo e delle istituzioni davanti a questa drammatica situazione. Per altre aziende di altri settori si sono cercate soluzioni che hanno evitato questo dramma sociale. Per il trasporto aereo invece altrettante iniziative per salvaguardare il settore non vengono intraprese, una grave mancanza del Governo che ci sconcerta e che ci induce a pensare ad azioni di lotta che coinvolgano tutto il settore".

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