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Economia
Aletti, nel post-Covid puntare sulle azioni: fari su sostenibilità e Asia

Gli analisti lo chiamano ciclo: sta a significare il momento finanziario in cui ci troviamo. Ebbene, secondo Banca Aletti – la private bank del gruppo Banco Bpmci troviamo in un ciclo “maturo”, ovvero in un momento in cui la ripresa post-Covid, dopo i picchi dei mesi scorsi, si sta ora normalizzando.

Non è una brutta notizia, anzi per certi versi significa che stiamo davvero tornando verso una condizione più “normale” (qualunque cosa significhi questa parola). Tra l’altro, quanto emerge chiaramente dall’analisi è che l’Italia è – per una volta – migliore dei suoi partner europei. La previsione di crescita, infatti, è del 6% contro una media continentale del 4,7%, complice una ripresa più lenta della Germania che aumenterà la ricchezza prodotta “solo” del 3,2%.

Non è un dato casuale: l’Italia beneficerà di una marea di denaro, proveniente dal Pnrr, che permetterà – se speso in maniera saggia e oculata – di ripartire sotto molti punti di vista. Prima di tutto i numeri: il Piano Marshall parametrato a oggi arriva a circa 90 miliardi di euro, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza vale più del doppio.

Ma la parte più difficile e interessante dell’outlook di Banca Aletti riguarda il futuro di vari temi fondamentali. Il primo è quello dell’aumento dei prezzi. In Italia siamo al 2,5% (un dato che sembra comunque estremamente al ribasso visti gli incrementi dell’energia e di alcuni beni di prima necessità), negli Stati Uniti addirittura oltre il 5%. Di fronte a un incremento così repentino dei prezzi, le Banche centrali si trovano di fronte a una scelta: ridurre il piano di acquisti e aumentare il costo del denaro? O mantenere tutto così com’è?

Negli Usa la Fed, anche per un tema culturale, sembra voler avviare procedure di aumento dei tassi già nei prossimi mesi, mentre per ora la Bce garantisce il programma pandemico Pepp fdino al 2023 e tassi ancora accomodanti. Banca Aletti, pur registrando un’inflazione alta che non si registrava addirittura dal 1994, è convinta che si tratti di un incremento non strutturale e che le banche centrali manterranno politiche monetarie accomodanti.

La scommessa sulle politiche monetarie riguarda direttamente anche i mercati. Secondo Banca Aletti è il momento di puntare sulle azioni: questo perché i premi al rischio sono decisamente più interessanti, mentre i rendimenti obbligazionari sono sempre più vicini allo zero.

Rimanendo sempre sui mercati e sugli investimenti, ci troviamo in una situazione con un rischio in lieve rialzo (seppur lontanissimo dai massimi di maggio 2020) in cui la contribuzione all’attuale situazione arriva sia dalle componenti macro – in particolare le vicende cinesi – sia dal sentiment degli operatori, che guardano con fiducia al futuro ma temono l’incremento dei prezzi e i problemi logistici.

Dunque che fare? Secondo Banca Aletti serve puntare sull’azionario soprattutto lungo due direttrici: diversificare il portafoglio con esposizione alle azioni internazionali dividend value e incrementare l’esposizione ai nuovi consumi. Inoltre, occhi puntati sulle azioni Esg, ovvero quelle di aziende sostenibili, con una particolare attenzione all’Asia, che rappresenta il volto nuovo nel portafoglio.

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