Etihad salva anche Air Berlin con 300 milioni. Del Torchio vede i sindacati
In attesa di Alitalia, Etihad, la compagnia di Abu Dhabi in trattativa con il gruppo aereo italiano per rilevarne una quota importante (di fatto, salvandola), ha messo in sicurezza anche Air Berlin, il vettore tedesco low cost che nella notte ha annunciato un piano di ricapitalizzazione da 450 milioni di euro, di cui 300 milioni saranno sottoscritti dalla compagnia emiratina.
La compagnia aerea tedesca ha chiuso infatti il 2013 con un “rosso” di 315,5 milioni di euro, perdita che ha fatto salire il buco totale degli ultimi sei esercizi a 900 milioni. Anche i ricavi sono scesi, fermandosi a 4,15 miliardi di euro con una riduzione del 3,7%. "Abbiamo attentamente valutato le nostre possibili strade di azione, incluso il modello di business di lungo termine", ha spiegato l’amministratore delegato di Air Berlin, Wolfgang Prock-Schaurer, sottolineando che la società si trova ad affrontare ora una "fondamentale ristrutturazione".
Air Berlin ha annunciato un piano di rafforzamento del capitale che si poggia proprio sul fatto che Etihad acquisterà 300 milioni di euro di obbligazioni convertibili che verranno emesse dalla compagnia europea. In aggiunta, Air Berlin emetterà altri 150 milioni di euro di bond (quindi la ricapitalizzazione sarà da 450 milioni) e offrirà agli obbligazionisti la possibilità di scambiare circa 350 milioni di debito con nuove emissioni. In cambio, la compagnia di Abu Dhabi ha chiesto una rapida ristrutturazione del vettore tedesco e ha anche accettato di estendere per altri cinque anni una linea di credito da 255 milioni di dollari.
Intanto nel nostro Paese, cresce l’attesa per la lettera di Etihad ad Alitalia, fronte dove c’è da registrare la dichiarazione di Gabriele Del Torchio: la risposta di Etihad alle controrepliche della ex compagnia di bandiera "arriverà ma non oggi", ha detto l’ad, che domani vedrà i sindacati. Il vertice, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, sarà articolato in due diversi incontri: alle 9 con i sindacati confederali (Cgil, Cisl, Uil e Ugl) e alle 12 con i cosiddetti autonomi (Anpac, Anav e Avia) che rappresentano una quota rilevante del personale di volo (piloti e assistenti di volo).