Alitalia a rischio bancarotta. Oggi nuovo cda

Resta tesissima situazione dopo la ''fumata nera'' con cui si è concluso l'incontro a Palazzo Chigi tra il governo e i vertici dell'Alitalia. Il presidente e l'amministratore delegato della compagnia, Roberto Colaninno e Gabriele Del Torchio, sono andati via ieri sera senza rilasciare dichiarazioni.
Di fatto non è stato raggiunto alcun accordo per il rifinanziamento da 300 milioni che doveva consentire ad Alitalia di sostenere il piano industriale al 2016. Così il Governo ha deciso di procedere a oltranza con altri incontri previsti per oggi, giorno in cui si riunisce il consiglio di amministrazione dei "capitani coraggiosi".
La novità è che a palazzo Chigi ieri è stato invitato anche l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Italiane, Mauro Moretti, che però non avrebbe partecipato ai lavori. Dopo il categorico rifiuto della Cassa Depositi e Prestiti, il Governo sta esplorando l'ipotesi Fs per tentare un salvataggio in extremis.
Ma non c'è solo Fs sul tavolo. Il Governo infatti si sarebbe preso del tempo per valutare come aiutare e supportare Alitalia verso l'ipotesi al momento ritenuta piu' realistica, ovvero quella dell'integrazione con Air France.
Intanto scatta anche l'allarme carburante. Il numero uno dell'Eni, Paolo Scaroni, ha infatti avvertito che Alitalia avrà carburante "fino al 12 ottobre". "Non possiamo rinnovare il fido a una società che non da’ sicurezza - ha detto - . Abbiamo già un’esposizione importante ma se la società non riscuote nemmeno la fiducia dei suoi azionisti, non possiamo tenerla in vita noi con il carburante".