Economia

Minerali, Anglo American boccia l'offerta da 36 mld di Bhp dopo nemmeno 24 ore

di Redazione Economia

Il gigante minerario ha respinto la proposta di acquisto della sua rivale australiana, giudicandola troppo bassa

Anglo American boccia l'offerta da 36 miliardi di Bhp: "Poco attraente"

Ieri, il gruppo Bhp aveva avviato un'offerta da 31,1 miliardi di sterline (equivalenti a 38,8 miliardi di dollari) per acquisire Anglo American, che prevede un valore di 25,08 sterline per azione Anglo American, inclusi 4,86 sterline in azioni Anglo Platinum e 3,4 sterline in azioni Kumba Iron Ore. C'è il rischio legato alle materie prime essenziali per la transizione ecologica e la produzione di veicoli elettrici dietro il tentativo record di fusione nel settore minerario.

Eppure, il cda del colosso minerario britannico ha respinto all'unanimità l'offerta in meno di 24 ore, sostenendo che questa "sottovalutasse significativamente Anglo American e le sue future prospettive". La struttura dell'accordo è stata definita dal consiglio come "decisamente poco attraente".

Se la fusione fosse andata in porto, sarebbe stata una delle più grandi operazioni nel settore minerario dopo quella tra Glencore e Xstrata avvenuta oltre dieci anni fa. Bhp aveva messo gli occhi sulle attività globali di Anglo American nel settore del rame, con un particolare interesse per le operazioni situate in Cile e in Perù.

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L'offerta di Bhp si fondava principalmente sulla proposta di separazione da parte di Anglo American delle sue attività di platino e di minerale di ferro in Sudafrica. In base ai termini dell'offerta, gli azionisti di Anglo American avrebbero ricevuto 0,7097 azioni Bhp per ogni loro azione ordinaria, insieme ad azioni di Anglo Platinum e Kumba, distribuite in proporzione alla loro partecipazione in queste società.

Al momento, Anglo ha consigliato agli azionisti di non intraprendere alcuna azione in relazione alla gigantesca offerta, che ha il potenziale di rimodellare radicalmente il settore. "La proposta di Bhp e' opportunistica e non valorizza le prospettive di Anglo American, mentre diluisce significativamente il valore relativo della partecipazione degli azionisti di Anglo American rispetto a quelli di Bhp - ha dichiarato Stuart Chambers, presidente di Anglo - La struttura proposta e' inoltre molto poco attraente e crea una sostanziale incertezza e un rischio di esecuzione a carico quasi interamente di Anglo American, dei suoi azionisti e degli altri stakeholder".