Ast, la Thyssen promette il rilancio ma dice no alle proposte dei sindacati
Thyssen Krupp non intende chiudere Ast ed e' pronta a rilanciarla con degli investimenti ma ritiene inevitabile una ristrutturazione non temporanea ma strutturale. E' quanto sarebbe emerso dall'incontro che si e' svolto a Monaco di Baviera tra i rappresentanti dei sindacati e i vertici dell'azienda alla vigilia del nuovo tavolo convocato per domani al Mise. Secondo fonti sindacali il Board della Thyssen Krupp Materials ritiene che "per il bene di Ast debba trovarsi un accordo in Italia con la Morselli che ha piena fiducia e mandato a farlo". Il sindacato ha consegnato le proprie richieste di modifica al piano, riconoscendo dei passi in avanti ma non ancora sufficienti, specialmente sui volumi.
Secondo l'azienda, riferiscono le stesse fonti, AST ha perso molti milioni di euro negli ultimi anni e per questo non ci sono stati piu compratori, in quanto AST oggi 'cosi' non vale molto, motivo per il quale e' inevitabile una ristrutturazione non temporanea ma strutturale'. In particolare, il forno a verifica fa parte di questo piano perche' c e' una sovracapacita' di acciao in Europa che non puo' essere ignorata. L'azienda avrebbe sottolineato che 'la quantita' che si fa non sempre e' utile bisogna puntare sulla qualita' e sul guadagno: TK nn vuole chiudere AST ma rilanciarla, motivo per il quale e' stata inserita nel settore Materials che e' un grande centro di vendita di Acciaio e avendo solo AST non c e' la concorrenza in casa TK'.
L'azienda avrebbe inoltre ribadito la volonta' di investire su Terni, compresa la linea 5, ma avrebbe sottolineato che servono zoluzioni strutturali non temporanee, ecco perche' alcuni aiuti statali non sono sufficienti, perche' traguardano a breve distanza. Per il personale l'azienda e' intenzionata ad applicare quanto previsto dall' Italia, cosi' come fatto per la Germania amche se le due situazioni "non sono paragonalbili". Secondo l'azienda inoltre, riferiscono i sindacati, "lo sciopero in atto mette a rischio la stabilita' dell' Azienda e dei lavoratori: non possiamo dire di essere sempre allo stesso piano perche' lo abbiamo modificato in alcuni punti raccogliendo anche proposte sindacali pet questo crediamo che bisogna cercare di trovare un dialogo piu disteso per poter trovare un accordo che soddisfa le parti. "Ci auguriamo e ci aspettiamo che dopo questo confronto domani al Ministero ci siano quei cambiamenti utili a poter trovare una strada da percorrere insieme per poter giungere ad un accordo.