Atlantia, Morgan Stanley vede rosa. Il traffico migliora già nel 2014

Chiamarla "crescita" è forse prematuro, visto che nella migliore delle ipotesi si parla di un calo del 2% di calo nell'arco di quest'anno e di un analogo recupero l'anno venturo, che secondo gli analisti di Morgan Stanley si trasformerebbe dal 2015 al 2017 in un aumento medio del traffico sulle autostrade italiane del 3% all'anno. Anche nello scenario "base", tuttavia, le stime degli esperti sono state riviste stamane al rialzo e si attestano ora su un calo del 3% per l'intero 2013 (-2,9% il dato anticipato la scorsa settimana dal Ceo Giovanni Castellucci (nella foto) per il secondo trimestre dell'anno, rispetto ad un -6% registrato nel corso del primo trimestre), destinato a ridursi a solo un -1% nel 2014, ad un timido +1,5% nel 2015 e infine a un paio d'anni di crescita mediamente del 2,4% all'anno.
Fatto sta che nel corso del trimestre aprile-giugno gli analisti hanno scorto i primi segnali di una ritrovata vitalità dell'economia del nostro Paese, tanto da rivedere al rialzo le loro stime non solo sul traffico (finora Morgan Stanley si attendeva per il 2013 un calo del 4,5% come "scenario base") ma anche in termini di Ebitda (migliorate di circa il 3% per l'anno in corso), il tutto a fronte di una previsione di Atlantia che parlava finora di 2,5-2,6 miliardi di Ebitda (pre-Gemina) nell'ipotesi di un traffico tra un calo del 4% e un dato invariato rispetto all'anno passato.
Non solo: l'azione non appare certo cara, avendo mediamente sottoperformato da inizio anno tutti i principali competitor con un calo del 6% contro un rialzo medio del 9% del comparto trasporti e infrastrutture (mostrando una più elevata correlazione, semmai, con l'andamento dell'indice Msci Italy, in calo del 5% da inizio anno). La stessa fusione con Gemina, su cui Morgan Stanley mantiene un giudizio neutrale, non dovrebbe più che tanto variare il modo di valutare il titolo, visto che in base ai rapporti di concambio (9 azioni Gemina per un titolo Atlantia) approvati dai Cda delle due società a fine giugno e che dovranno essere ratificati l'8 agosto (o il 9 in seconda convocazione) dall'assemblea dei soci, Gemina stessa peserà solo per il 20% della "nuova" Atlantia.