Auto, riparte il mercato a giugno. "Solo un rimbalzo tecnico"
Tornano a crescere le immatricolazioni auto. A giugno infatti, la Motorizzazione ha immatricolato 127.489 autovetture, con una variazione di +3,81% rispetto a giugno 2013, durante il quale ne furono immatricolate 122.815 (nel mese di maggio 2014 sono state invece immatricolate 131.959 autovetture, con una variazione di -3,57% rispetto a maggio 2013, durante il quale ne furono immatricolate 136.850).
Nello stesso periodo di giugno 2014 sono stati registrati 322.909 trasferimenti di proprieta' di auto usate, con una variazione di +0,25% rispetto a giugno 2013, durante il quale ne furono registrati 322.102 (nel mese di maggio 2014 sono stati invece registrati 349.883 trasferimenti di proprieta' di auto usate, con una variazione di -9,99% rispetto a maggio 2013, durante il quale ne furono registrati 388.727). Nel mese di giugno, il volume globale delle vendite (450.398 autovetture) ha dunque interessato per il 28,31% auto nuove e per il 71,69% auto usate.
Le immatricolazioni rappresentano le risultanze dell'Archivio Nazionale dei Veicoli al 30.6.2014, mentre i dati relativi ai trasferimenti di proprieta' si riferiscono alle certificazioni di avvenuto trasferimento di proprieta' rilasciate dagli Uffici Provinciali della Motorizzazione nel mese di giugno 2014 e rappresentano le risultanze dell'Archivio Nazionale dei Veicoli alla data del 30.06.2014. Nel periodo gennaio-giugno 2014 la Motorizzazione ha in totale immatricolato 756.818 autovetture, con una variazione di +3,34% rispetto al periodo gennaio-giugno 2013, durante il quale ne furono immatricolate 732.322. Nello stesso periodo di gennaio-giugno 2014 sono stati registrati 2.110.326 trasferimenti di proprieta' di auto usate, con una variazione di -1,37% rispetto a gennaio-giugno 2013, durante il quale ne furono registrati 2.139.671.
Fiat Chrysler Automobiles ha immatricolato in giugno 34.500 vetture, il 2,8 per cento in piu' rispetto allo stesso mese del 2013, per una quota del 27,1 per cento, 0,3 punti percentuali in meno rispetto a giugno dell'anno scorso. Nei primi sei mesi del 2014 le registrazioni di Fiat Chrysler Automobiles sono state 212 mila e la quota e' stata del 28 per cento. Rispetto al primo semestre del 2013, i volumi sono calati dello 0,6 per cento e la quota e' scesa di 1,1 punti percentuali. Il marchio Fiat a giugno ha immatricolato quasi 27 mila vetture, il 4,7 per cento in piu' rispetto a un anno fa. La quota e' stata del 21 per cento (+0,2 punti percentuali nei confronti di giugno 2013. Nel primo semestre del 2014 Fiat ha immatricolato 161 mila vetture, lo 0,7 per cento in piu' rispetto al 2013, per una quota del 21,3 per cento, in calo di 0,6 punti percentuali. Tra i modelli vanno segnalati gli ottimi risultati raggiunti dalla Panda, ancora una volta la vettura piu' venduta con oltre 8.600 immatricolazioni e una quota del 37,1 nel segmento. Insieme, Panda e 500 (seconda assoluta per vendite nel mese) detengono una quota nel segmento A del 62,1 per cento. Molto bene anche la 500L, terza nella top ten che con oltre 5 mila immatricolazioni ha una quota nel suo segmento del 51,5 per cento. Complessivamente la famiglia 500 (berlina, cabrio, L, Trekking e Living) ha chiuso giugno con i migliori risultati mai ottenuti nel mese e nell'anno. Positivi risultati anche per Freemont e Qubo, primi nei loro segmenti con una quota rispettivamente del 20,4 e del 32,7 per cento. Lancia a giugno con quasi 4.700 immatricolazioni (-1,5 per cento rispetto a un anno fa) ha ottenuto il 3,65 per cento di quota, 0,2 punti percentuali in meno nel confronto con lo stesso mese del 2013. Nel progressivo annuo sono state 30.300 le Lancia registrate (il 5,7 per cento in meno in confronto ai primi sei mesi del 2013) e la quota e' stata del 4 per cento, rispetto al 4,4 dell'anno scorso. Continuano gli ottimi risultati raggiunti da Ypsilon. Infatti, oltre a confermarsi tra le vetture piu' ''scelte'' dal pubblico (e' tra le piu' vendute nel segmento B), la city car Lancia a giugno ha ottenuto una quota nel suo segmento dell'11,7 per cento, rispetto allo 10,8 per cento dello scorso anno. Con 2.400 immatricolazioni (-14,4 per cento in confronto a un anno fa) Alfa Romeo ha chiuso giugno con una quota dell'1,9 per cento, in calo di 0,4 punti percentuali rispetto allo stesso mese del 2013. Il calo delle vendite e' stato causato dalla riduzione, rispetto all'anno scorso, della fornitura sul canale noleggio a breve termine. Molto interesse ha sollevato la nuova gamma Quadrifoglio Verde di MiTo e Giulietta, con una forte affluenza nelle concessionarie a dimostrazione dell'elevato interesse verso le motorizzazioni piu' performanti del brand. Nei primi sei mesi del 2014 il marchio ha immatricolato piu' di 16 mila vetture (meno 9,6 per cento) per una quota del 2,2 per cento, in calo di 0,3 punti percentuali. Ancora una volta Jeep ottiene un risultato decisamente positivo. Infatti, le immatricolazioni a giugno sono state 684, il 43,1 per cento in piu' rispetto a un anno fa, per una quota dello 0,5 per cento (+0,15 punti percentuali). Nel primo semestre dell'anno sono state piu' di 4.300 le Jeep immatricolate in Italia, il 36,1 per cento in piu' rispetto ai primi sei mesi del 2013, per una quota dello 0,6 per cento in crescita di 0,1 punti percentuali nel confronto con l'anno scorso. Jeep migliora sensibilmente volumi e quota di mercato soprattutto grazie a Cherokee e Grand Cherokee. La prima, appena arrivata sul mercato italiano, e' gia' entrata nella top 5 del suo segmento mentre la seconda si conferma anche in giugno tra le vetture piu' vendute della sua categoria.
''La raccolta ordini positiva degli scorsi mesi ha riportato in rialzo le immatricolazioni a giugno, anche se con volumi non molto elevati - ha commentato Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA. Si consideri, infatti, che il confronto avviene con un giugno 2013 che aveva totalizzato appena 122.815 unita', risultato mai cosi' basso, per questo mese, dal lontano 1978 (99.127 unita')''. Del resto - per Vavassori -, ''il ritmo di espansione dell'attivita' economica, in questo primo semestre dell'anno, e' stato modesto e continua ad essere condizionato dalle difficolta' di accesso al credito da parte delle imprese e dalla debolezza del mercato del lavoro. I comportamenti di spesa dei consumatori, quindi, continuano ad essere orientati alla prudenza, complici la crisi dei redditi e gli elevati costi legati al possesso e all'utilizzo dell'auto. Lo dimostrano i dati: nel periodo gennaio-maggio 2014, le vetture intestate a persone fisiche rappresentano solo il 59,3% di tutto l'immatricolato, pari a 2,7 punti in meno rispetto alla quota di un anno fa. Le vetture intestate ad aziende (societa', leasing, noleggio, taxi) sono il 40,7%, il noleggio registra una crescita del 20% e una quota che passa al 23,6% dal 20,3% di un anno fa''. Ribadiamo, quindi - ha concluso Vavassori - ''l'importanza di rendere piu' facile l'accesso al credito per chi desideri acquistare un'auto nuova e, riguardo al segmento delle auto aziendali, di favorire l'adeguamento della loro quota di mercato in Italia ai livelli degli altri maggiori Paesi europei, puntando su una maggiore detraibilita' dell'IVA e deducibilita' fiscale dei costi. Intanto, i dati a consuntivo del 2013, ci dicono che il parco circolante italiano continua ad invecchiare: l'eta' mediana, in aumento rispetto al 2012, e' arrivata a 12 anni e 2 mesi per le auto a benzina e a 7 anni e 7 mesi per le auto diesel''.
''A nostro avviso il dato positivo di giugno va considerato come un 'rimbalzo tecnico' sostenuto unicamente da noleggio e kilometrizero, realizzati in numero significativo dal sistema distributivo per traguardare i premi correlati alla realizzazione degli obiettivi di vendita del secondo trimestre e del primo semestre dell'anno. Questo il commento a caldo di Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto precisando che ''dalle nostre stime il canale privati, la parte piu' sana delle nostre vendite - che non e' inquinata da artifizi di sorta - potrebbe segnare a luglio un record negativo andando molto sotto il 60% dell'intero mercato''. La Federazione dei concessionari di tutti i brand commercializzati in Italia ritiene che il mercato dell'auto sia imbalsamato dalla situazione economica del paese, oramai fanalino di coda dell'Europa. Situazione creata soprattutto dall'inasprimento fiscale voluto dagli ultimi Governi verso chi acquista e utilizza un autoveicolo. Tasse che hanno ridotto drasticamente i consumi, danneggiando lo Stato che ha visto ridursi le entrate fiscali e che quindi potrebbe scegliere ancora una volta la via piu' facile: alzare ancora le tasse. In un circolo vizioso che ci puo' portare solo dritti nel baratro. Lo dimostrano, fra le altre cose, le pesanti ristrutturazioni ancora in corso, a suon di chiusure e licenziamenti e le oltre 8 milioni di ore di cassa integrazione per la nostra filiera dal 1 gennaio. Conclude Pavan Bernacchi: ''Abbiamo molto apprezzato la volonta' espressa dal Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi nella riunione convocata lo scorso 23 giugno con tutte le Associazioni del settore automotive, tesa ad accelerare l'analisi sulle proposte concrete per uscire dalla situazione di grave crisi in cui versiamo. E' una impostazione di metodo che condividiamo, ma e' indispensabile che il Governo nel suo complesso prenda atto delle peculiarita' specifiche e della necessita' di interventi concreti in grado di far ripartire il mercato automobilistico che si candida, per i suoi fatturati, a far da traino a tutto il mercato interno''. Pero' - conclude - ''avviso il Governo: le nostre aziende non possono aspettare 1.000 giorni, come per le riforme. Sono anni che aspettiamo e ora abbiamo bisogno di provvedimenti per abbassare la pressione fiscale. E soprattutto, che nessuno pensi di aumentare ancora le tasse sugli autoveicoli''.