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Economia
Autostrade, anche il Pd ha deciso: sarà revoca. Pronta la guerra legale. Rumor

Il Pd cede e si allinea al M5S sulla revoca della concessione ad Autostrade. Mentre il premier Giuseppe Conte parla di "gravissime inadempienze nella gestione delle infrastrutture autostradali", secondo i rumors, il partito di Zingaretti si sarebbe convinto a votare sì alla revoca. Il provvedimento, corredato dalle analisi del ministero delle Infrastrutture sulle mancate manutenzioni di Autostrade e dai pareri tecnici di Avvocatura e Corte dei Conti, sarà pronto per il Consiglio dei ministri della prossima settimana, ma non è ancora stato deciso se procedere prima o dopo le Regionali di domenica 26 gennaio.

Ora, per portare a termine il colpo di mano, manca il sì del ministro Paola De Micheli. I Benetton, scrive il Fatto, sono divisi e la holding Atlantia ha scelto la via della “guerra nucleare” contro una scelta reputata ingiusta e dannosa. La scelta del Pd sulla posizione della revoca, spiega infatti il quotidiano diretto da Marco Travaglio, è anche frutto dei comportamenti dell’azienda: trattare coi Benetton è quasi im- possibile, tanto più che la famiglia è divisa su quale comportamento tenere.

La proposta di “cavarsela” con una maxi-multa e uno sconto a tempo sui pedaggi - spiegano fonti di governo - è arrivata dai “giovani” della famiglia, componente che ha però scarso potere decisionale. Duri e decisi allo scontro invece il patriarca Luciano e il manager di fiducia della famiglia Gianni Mion.

"Noi stiamo facendo le revisioni. Le revisioni sono per migliorare il servizio, la qualità, la sicurezza e il rapporto fra pubblico e privato", aveva detto pochi giorni fa il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, a margine di una visita ala stazione M4 di Linate, a Milano, a chi le chiedeva della possibilità di modificare i contratti per fare in modo che i concessionari possano fare più controlli e migliorare i livelli di sicurezza. Mentre il capo politico Luigi Di Maio ha ribadito a chiare lettere che ipotesi più soft non sono sul tavolo del Movimento. Intanto, il titolo Atlantia che controlla Autostrade per l'Italia continua ad andar giù in Borsa. 

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