Economia
Balzo dello spread, crollo della Borsa e tonfo del petrolio
Tensione sul mercato dei titoli di Stato. Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco balza a 140 punti per effetto delle vendite sul decennale italiano e dei forti acquisti sul titolo tedesco. In dettaglio il rendimento del Bund scende sotto la soglia dello 0,2500%. Di contro vfendite sul Btp a 10 annio che vede salire il rendimento all'1,64%. Sotto pressione anche il decennale spagnolo che torna sopra la soglia dell'1,70% e vendite anche sul decennale greco che mostra un rendimento sopra il 10% e uno spread sul Bund che fa rotta verso i mille punti.
Il prezzo del petrolio torna sotto la soglia psicologica dei 30 dollari. L'incontro tra il ministro del Petrolio saudita, Ali al-Naimi, e il suo omologo venezuelano, che chiede un taglio della produzione per alzare i prezzi, non appare essere stato in alcun modo risolutivo, a prescindere dalle dichiarazioni ufficiali. Il light crude Wti di New York cede 1,22 dollari a 29,67 dollari al barile, il Brent di Londra perde 1,01 dollari a 33,05 dollari al barile.
Ulteriore corrente di vendite sulla Borsa di Milano e su tutti i mercati europei: in un clima di forte nervosismo l'indice Ftse Mib cede il 3% ben sotto quota 17mila punti, con diverse sospensioni in asta di volatilità, anche per titoli rilevanti come Unicredit, Intesa e Mediaset. Crolla Carige (-9%), sempre molto male Mps e Fca, che perdono oltre il 7%. Male tutto il settore bancario (Ubi -6%), Poste cede oltre il 5%, Telecom più di quattro punti. Tengono Enel e Generali.
In avvio di settimana Wall Street appare orientata nella stessa direzione in cui aveva chiuso quella passata: in pesante ribasso. A meno di due ore da inizio seduta, i futures sulll'indice Dow Jones segnano un meno 1,43 per cento, quelli sul Nasdaq - che venerdì aveva accusato uno scivolone del 3 per cento circa - segnano meno 2,34 per cento, e i futures sullo S&P 500 cedono l'1,53 per cento. E stavolta la "colpa" non può essere imputata alle Borse della Cina, chiuse per il capodanno lunare. L'ondata di crolli che sta investendo i mercati di Usa ed Europa sembra invece risentire dei rinnovati timori sui rischi di indebolimento della crescita.