Effetto Malacalza: vola Banca Carige
Exploit in Borsa per Banca Carige dopo l'accordo tra Fondazione Carige e famiglia Malacalza che porta la famiglia genovese nell'azionariato della banca come primo socio.Il titolo ha infatti chiuso con un rialzo del 10,23%.
Malacalza Investimenti ha rilevato il 10,5% per 66,2 milioni sulla base di un prezzo unitario di 0,062 euro. "La vendita a Malacalza, oltre che a segnare l'ingresso di un nuovo socio solido - commenta un operatore - rimuove un forte rischio di crollo del titolo legato alla possibile vendita del pacchetto della Fondazione sul mercato. Il mercato reagisce positivamente come previsto anche perche' il nuovo socio potrebbe incrementare la propria presenza prima o durante l'aumento di capitale previsto".
MALACALZA: PRONTI A SALIRE AL 24% - Un 10,5% per iniziare. Ma Vittorio Malacalza dopo l'acquisto del pacchetto di azioni di Carige è pronto a giocare un ruolo di primo piano nella gestione dell'istituto. Anche salire fino al 24%, per governare saldamente. ''È una possibilità -dice al Secolo XIX-tempo al tempo, adesso siamo qui, per fare la nostra parte, con serietà e responsabilità. Vogliamo giocare un ruolo, ma siamo pronti a fare i secondi azionisti, nel caso. O i terzi''. Ma l'obiettivo è chiaro: ''Coglierò -dice- tutte le opportunità che si presenteranno. Parteciperemo all'aumento di capitale e poi vedremo l'inoptato. E poi chissà, potrebbero aprirsi nuove opportunità''. A chi nutre dubbi sul reale ruolo che giocherà Malacalza nella partita Carige, l'imprenditore risponde: ''sono un socio industriale, interessato al bene della banca: ho fatto la mia parte. Ho incontrato il presidente Castelbarco e l'amministratore delegato Montani prima di chiudere, ho avuto un'ottima impressione. Banca Carige ha attraversato un periodo difficile, ma credo che la nostra presenza possa dare garanzie''. L'acquisto del 10,5% insomma non è un'operazione ''contro, ma un'operazione a favore. È un'operazione inclusiva, se qualcuno volesse essere della partita noi non abbiamo preclusioni. Ma non abbiamo paura di restare soli. Anzi''. Malacalza sottolinea di non essere entrato in Carige ''per chiedere poltrone'' ma ''se qualche consigliere della Fondazione vorrà dimettersi noi indicheremo nostri professionisti preparati''.