Economia
Banca Etruria, il caso Boschi? Non è l'affaire Dreyfus
Su Padoan-Maria Elena montata una polemica assurda
L'affaire Dreyfus fu il maggiore conflitto politico e sociale della Terza Repubblica, che divise la Francia, dal 1894 al 1906, a seguito dell'accusa di tradimento e intelligenza con la Germania, mossa al capitano alsaziano, di origine ebraica, Alfred Dreyfus (1859-1935), il quale era innocente.
Non è convincente accostare quel mega-scandalo al fallimento di Banca Etruria, come ha fatto l'ex Presidente della Rai, Claudio Petruccioli, 76 anni. Sinora, Maria Elena Boschi, 36 anni, pur pesantemente attaccata, ha negato, in modo convincente, di aver sollecitato l'acquisizione della banca-di cui il padre, Pier Luigi, 69 anni, era vicepresidente-esercitando pressioni sull'allora amministratore delegato di Unicredit, Ghizzoni, 62 anni.
E ha aggiunto : "Chi ha sbagliato, deve pagare, anche se sarà mio padre. Ma dovranno valutarlo i giudici". Qualora, invece, l'allora ministra si fosse solo interessata delle sorti di tutti i dipendenti e clienti dell'istituto di credito, "non sarebbe stato disdicevole prendersi cura di una banca, che sta sul suo territorio" : lo ha detto don Renatino Brunetta (FI, ex PSI), 67 anni, uno strenuo oppositore di Renzi, 42, anni.
Quanto a Pier Carlo Padoan, 67 anni, che non avrebbe "delegato" Boschi a seguire la crisi delle banche, si tratta di una polemica assurda. Secondo la Costituzione, i parlamentari operano senza vincoli di mandato. E quale "autorizzazione" avrebbe facoltà di dare un ministrone-tecnico, non eletto da nessuno ma cooptato in un governo, a una rappresentante del popolo, all'epoca bella e brava ministra, che ha giurato fedeltà alla Costituzione, non al ministro, pro-tempore, dell'Economia?