Banco Bpm, utile dei nove mesi a quota 510 mln - Affaritaliani.it

Economia

Banco Bpm, utile dei nove mesi a quota 510 mln

La dinamica dei flussi a default, per quanto ancora molto contenuta, potrebbe risentire nell’ultima parte dell’anno del rallentamento economico

Banco Bpm, utile a 510 milioni

Banco Bpm archivia i primi nove mesi con un risultato netto di 510 milioni di euro, che sale a 652 milioni in termini di risultato netto adjusted, che rappresenta il miglior risultato dalla nascita del Gruppo. Dal bilancio approvato dal cda i proventi operativi “core” evidenziano una performance rilevante, risultando pari a 3.167 milioni di euro con una crescita del 2,0% rispetto ai primi nove mesi del 2021, grazie al contributo positivo del margine di interesse (+3,6% a/a) e delle commissioni nette (+1,0% a/a). "Tale dinamica -si sottolinea in una nota- unitamente all’attenta gestione dei costi, ha consentito il raggiungimento di un cost/income ratio pari al 54,4% in miglioramento rispetto al 55,2% dei primi nove mesi del 2021 e al 55,8% dell’intero esercizio 2021".

Le rettifiche su finanziamenti alla clientela si attestano a 498 milioni di euro in riduzione del 26,1% rispetto al 30 settembre 2021, pur garantendo il mantenimento di un solido profilo di copertura dei crediti. Il risultato lordo dell’operatività corrente sale a 1.001 milioni di euro rispetto a 788 milioni di eurodei primi nove mesi del 2021 con una crescita del 27,1%.

Banco Bpm prevede per l'intero esercizio "un significativo miglioramento dell’utile netto del Gruppo rispetto al 2021, con un trend che supera sia la traiettoria di redditività che i target complessivamente delineati nel Piano Strategico". E' quanto emerge dalla relazione sui conti approvata oggi dal cda.

"Stante il contesto, anche nell’ultimo trimestre dell’esercizio le variabili esogene continueranno probabilmente a costituire il principale elemento di influenza sull’andamento operativo del Gruppo. Il margine di interesse, nonostante il peggioramento delle condizioni del funding BCE in forma di TLTRO, trarrà vantaggio dal citato incremento dei tassi Euribor, in particolare nella componente di matrice commerciale; il Gruppo mantiene infatti una significativa “sensitivity”, pari a oltre 200 milioni di euro in uno scenario di shift parallelo della struttura dei tassi di +100 p.b.".

Le commissioni, "pur scontando ancora un quadro che condiziona quelle connesse ai prodotti di investimento, sia up front che running, saranno sostenute dalla dinamica di quelle relative all’attività tipica di banca commerciale. L’andamento degli oneri operativi, che continuerà a costituire una delle principali aree di focus dell’azione manageriale, nell’ultimo trimestre potrà risentire di taluni effetti connessi alla crescita degli investimenti IT e alle pressioni derivanti dal picco dell’inflazione, in particolare sui costi legati alle componenti energetiche.

La dinamica dei flussi a default, per quanto ancora molto contenuta, potrebbe risentire nell’ultima parte dell’anno del rallentamento economico, con un possibile marginale impatto sul costo del credito, senza peraltro pregiudicarne il percorso di riduzione avviato a partire dal 2017, anno della fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano. E’ previsto il proseguimento del trend di derisking e il mantenimento di solidi livelli di copertura; questo grazie anche all’approccio conservativo nelle valutazioni adottate negli ultimi anni e confermate nel corso del 2022, sia sulle esposizioni performing che non performing".

Banco Bpm: gli impieghi netti performing “core” (costituiti da mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali) raggiungono 102,9 miliardi di euro con una crescita del 3,4% rispetto al 31 dicembre 2021 e del 3,2% su base annua. Emerge dai conti sui nove mesi approvati oggi dal cda.

I risultati registrati da Banco Bpm nei primi 9 mesi e approvati dal cda consentono all'istituto di migliorare l’outlook 2022: utile per azione (eps) rivisto in rialzo a 0,45 euro rispetto al precedente di 0,40 euro; incrementare il target di utile 2023: eps maggiore di 0,60 euro rispetto al precedente di 0,50 euro e di confermare il pay-out al 50%.

Il gruppo Banco Bpm sta proseguendo le valutazioni in merito ad una possibile nuova partnership nel settore bancassicurativo esclusivamente per il ramo Danni ed ha avviato approfondite analisi dal punto di vista strategico, finanziario e operativo delle offerte non vincolanti ricevute da alcuni potenziali partner. Il processo di valutazione dovrebbe concludersi entro la fine dell’esercizio in corso. Emerge dalla relazione sui conti dei primi nove mesi approvata dal cda.