Economia
Bankitalia, l'inaspettato report rassicura gli italiani: "Dazi? Pochi rischi. Ecco perché"
Il rapporto sulla stabilità finanziaria del nostro Paese

Bankitalia: "Quadro stabile ma rischi moderati per Italia"
"In un contesto che si mantiene complessivamente stabile, l’Italia ha continuato a trarre vantaggio dalle condizioni favorevoli del mercato del lavoro, da una bassa inflazione e dalla posizione creditrice netta sull’estero" ma i rischi per il sistema finanziario italiano restano "moderati". Lo rileva la Banca d'Italia nel rapporto sulla stabilità finanziaria.
"La solidità del settore bancario, in termini sia di redditività sia di dotazione di capitale - osserva Bankitalia - rappresenta un elemento di robustezza. Nei mercati finanziari le condizioni dei titoli pubblici italiani si confermano complessivamente favorevoli, nonostante la fase di volatilità dei rendimenti dei titoli sovrani nell’area dell’euro. L’indicatore composito di stress finanziario per l’Italia si mantiene su un livello inferiore alla media osservata nel periodo successivo al 2008; è tuttavia aumentato nel confronto con i minimi di novembre con un’accelerazione ad aprile, dovuta all’incremento della volatilità nel mercato azionario".
Il quadro dei rischi, secondo l'istituto di Via Nazionale, "sconta le tensioni nei mercati finanziari e la debolezza del contesto macroeconomico, pur beneficiando della solidità del mercato del lavoro, di una bassa inflazione e del miglioramento della posizione netta sull’estero".
Bankitalia: banche solide, segni peggioramento qualità prestiti
"Le condizioni del sistema bancario italiano si mantengono buone, sebbene si continui a osservare qualche segnale di peggioramento della qualità dei prestiti alle imprese". Lo rileva la Banca d'Italia nel rapporto sulla stabilità finanziaria.
"La redditività e il livello di patrimonializzazione - osserva Bankitalia - permangono su livelli molto elevati e la situazione di liquidità rimane equilibrata, anche dopo la scadenza delle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine. Tuttavia l’incerto quadro macroeconomico aumenta il rischio di un più marcato deterioramento della qualità dei prestiti. In prospettiva, inoltre, la graduale riduzione del margine di interesse connessa con l’allentamento della politica monetaria dovrebbe riflettersi negativamente sulla redditività, anche se l’effetto potrebbe in parte essere compensato dalla ripresa delle commissioni".
"L’esposizione ai rischi cibernetici e operativi continua a richiedere grande attenzione", aggiunge l'istituo di Via Nazionale.
Bankitalia: "Più rischi stabilità finanziaria con dazi Usa
"I rischi per la stabilità finanziaria sono cresciuti" dopo l'annuncio dei nuovi dazi Usa. Lo rileva la Banca d'Italia nel rapporto sulla stabilità finanziaria.
"All’inizio di aprile l’annuncio di nuovi dazi da parte dell’amministrazione statunitense - osserva Bankitalia - ha innescato una fase di notevole aumento dell’incertezza e di tensioni sui mercati finanziari internazionali, alla quale ha fatto seguito un calo delle aspettative di crescita per l’economia mondiale. Negli Stati Uniti i titoli di Stato a lungo termine, che hanno inizialmente beneficiato di un aumento della domanda tipico delle situazioni di stress, sono stati successivamente colpiti da forti vendite. Sebbene le tensioni si siano attenuate nelle settimane successive all’annuncio, i rischi per la stabilità finanziaria sono cresciuti".