Crescono sofferenze e tassi sui mutui: non si ferma il circolo vizioso bancario

Il circolo vizioso bancario non si è spezzato: le famiglie non riescono a ripagare i prestiti, i crediti deteriorati non diminuiscono, gli istituti si fidano sempre meno e continuano a tenere ben stretti i cordoni della borsa. Lo certifica la Banca d'Italia.
I prestiti alle famiglie sono scesi dell'1,1 per cento sui dodici mesi (-1,0 per cento a giugno); quelli alle società non finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, del 4,1 per cento, come a giugno. Complessivamente i prestiti al settore privato hanno registrato una contrazione su base annua del 3,3 per cento (-3,0 per cento a giugno). Nello stesso mese il tasso di crescita dei depositi del settore privato è stato pari al 5,9 per cento (6,0 per cento a giugno). La raccolta obbligazionaria è diminuita del 6,3 per cento sui dodici mesi (-4,2 per cento nel mese precedente). Il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze è risultato pari al 22,2 per cento (21,9 per cento nel mese precedente). Crescono le sofferenze: il tasso di crescita sui 12 mesi è risultato del 22,2% (21,9% nel mese precedente).
Brutte notizie anche sul fronte mutui. I tassi d'interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l'acquisto di abitazioni sono saliti al 3,96 per cento rispetto al 3,90 per cento di giugno. I tassi sulle nuove erogazioni di credito al consumo, prosegue Bankitalia, sono stati pari al 9,52 per cento (9,55 a giugno). I tassi d'interesse sui nuovi prestiti alle societa' non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono stati pari al 4,41 per cento (4,30 nel mese precedente); quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia sono aumentati al 2,96 per cento (2,77 per cento a giugno). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari all'1,05 per cento (1,08 per cento a giugno).