Benetton fa largo ai giovani cugini. Ecco le nuove sfide di Ponzano

E così il momento tanto atteso è arrivato: a tre anni dalla rivoluzione partita nel 2009 con l'accorpamento di Edizioni Holding e Sintonia in Regione Sapa (poi ridenominata Edizione) e a 10 anni esatti dal primo "passo indietro" della famiglia Benetton nei confronti del management per quel che riguardava la gestione operativa del gruppo di Ponzano Veneto, con l'arrivo nel Cda di Benetton della seconda generazione (finora rappresentata solo da Alessandro, figlio di Luciano, cui si sono ora affiancati i cugini Christian, figlio di Carlo, Franca Bertagnin, figlia di Giuliana, e Sabina, figlia di Gilberto) la rivoluzione può dirsi completa almeno sotto il profilo del passaggio del testimone generazionale.
Ma la sfida che attende i quattro cugini Benetton sembra essere solo agli inizi, come ha già spiegato chiaramente Alessandro, nuovo punto di riferimento per la proprietà come per il management (per il quale si prevede un deciso rimescolamento, il primo segnale del quale è stata la prevista mancata conferma di Franco Furnò, alla scadenza del contratto triennale).
La "mission" di Alessandro e dei cugini è infatti quella di far cambiare pelle a un gruppo che, per ammissione degli stessi Benetton, ha smesso di essere il faro del settore da una decina d'anni e vuole invece provare a tornare leader.
Per riuscirvi prima ancora che confrontarsi con concorrenti diretti come Zara o H&M il gruppo dovrà cambiar pelle, rivedendo la filiera produttiva, accorciando tempi e migliorando margini, ridefinendo i rapporti con la rete per tornare ad avere una presenza più incisiva nel settore del franchising, spingendo il nuovo format "Playlife" e sviluppando una presenza sui social network ormai imprescindibile per un'azienda che produce beni di consumo di massa.