Berlusconi, Fininvest volta pagina: addio al Monza, il futuro è tra Mediolanum, Mondadori e Mfe. In tre anni il valore raddoppia a 6 miliardi - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 13:54

Berlusconi, Fininvest volta pagina: addio al Monza, il futuro è tra Mediolanum, Mondadori e Mfe. In tre anni il valore raddoppia a 6 miliardi

Fininvest si libera del Monza e punta su asset solidi. Mediolanum garantisce due terzi dei dividendi e il valore complessivo delle partecipazioni quotate è più che raddoppiato

di Elisa Mancini

La cura Marina Berlusconi: via calcio e ville costose, dentro banche, media ed editoria. Così il portafoglio Fininvest è raddoppiato in tre anni

Tre numeri bastano a raccontare il cambio di pelle di Fininvest: 300 milioni, 427 milioni, 16,2 miliardi. Il primo è quanto la holding della famiglia Berlusconi ha speso in sei anni per il Monza, avventura sportiva che si chiude in rosso. Il secondo è il contributo garantito da Mediolanum in dividendi negli ultimi tre anni, vera ancora di salvezza del gruppo. Il terzo è il valore di Borsa raggiunto nel 2025 dalle società quotate in portafoglio, più che raddoppiato rispetto a tre anni prima.

Fininvest archivia definitivamente la fase calcistica, prima il Milan, ora il Monza, e si concentra sugli asset che generano valore. Nel dettaglio, la vendita imminente del Monza agli americani di Beckett Layne Ventures, stimata in 45 milioni, mette la parola fine a un progetto costato oltre 300 milioni, di cui 200 negli ultimi tre. L’unico risultato sportivo rilevante è stata la promozione in Serie A, mai paragonabile, però, alla stagione d’oro del Milan di Silvio Berlusconi.

Ma se il pallone ha bruciato cassa, la banca ha fatto il contrario. La partecipazione del 30% in Banca Mediolanum ha portato nelle tasche di Fininvest 427 milioni di dividendi tra il 2022 e il 2024. Una stabilità che ha compensato le perdite calcistiche e che resta oggi la garanzia più solida per il futuro. Ma anche il resto del portafoglio non sta a guardare. Mondadori continua a produrre utili solidi, mentre Mfe-Mediaset ha compiuto il salto internazionale con l’ingresso in ProSiebenSat.1. 

Inolte, come riporta il Corriere della Sera, il net asset value (Nav) complessivo del portafoglio Fininvest nello stesso arco di tempo è raddoppiato da tre a sei miliardi. Anche i numeri della Borsa confermano che la strada è quella giusta. Tra l’inizio del 2023 e settembre 2025 il valore complessivo delle partecipazioni quotate di Fininvest è più che raddoppiato, da 7,4 a 16,2 miliardi di euro. Considerando solo le quote effettive della holding circa il 48% di Mfe, il 53% di Mondadori e il 30% di Mediolanum, il valore è passato da 2,54 a 5,17 miliardi. 

E ora? Nel 2025 senza la zavorra del calcio e con dividendi in crescita, Fininvest vuole tornare a distribuire utili "freschi" ai Berlusconi, puntando su banche, media, editoria e patrimonio immobiliare. Insomma quando Marina Berlusconi ha messo la firma sul bilancio 2024 di Fininvest ha segnato la fine di un ciclo, e con un tratto di penna ha aperto una fase nuova per la famiglia e forse molto più redditizia.

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