BlackRock finisce nel mirino dell’Ombudsman europeo. Secondo quanto riferisce Le Monde, la Mediatrice dell'Unione Europea, Emily O’Reilly, ha aperto un’indagine su una missione assegnata dalla Commissione Europea al colosso del risparmio gestito, leader mondiale da 7.400 miliardi di dollari di masse fondato da Larry Fink.
O’Reilly ha acceso un faro su BlackRock a seguito delle denunce arrivate da parecchie Ong e da 80 eurodeputati a cui non è andato giù che Bruxelles abbia chiamato il gruppo a stelle e strisce per disegnare strumenti e procedure per integrare i criteri di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (Esg), nei processi di gestione del rischio delle banche e nella supervisione prudenziale e per un’analisi sul come sviluppare la finanza “verde” e il mercato dei prodotti finanziari sostenibili nel Vecchio Continente.
Il motivo? BlackRock è presente nel capitale di molte banche europee, a cominciare dal 5% di Intesa-Sanpaolo, la prima banca italiana ed è stata spesso accusata di fare ambientalismo di facciata (greenwashing). Nella sua ultima lettera ai clienti, il Global Executive Committee guidato da Larry Fink ha ribadito l’impegno del gruppo a migliorare il dialogo con i vertici delle aziende in cui investe (engagement), l’esercizio dei diritti di voto e la trasparenza nelle prassi di stewardship degli investimenti.
In più, BlackRock è di recente entrato a far parte del Climate Action 100+, un gruppo di investitori che si confronta con le società per migliorare l’informativa sul clima e per allineare la strategia delle imprese agli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Scelte che però non hanno mutato la sua fama negativa sul fronte delle attività per contrastare il cambiamento climatico.
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