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Economia
BlackRock-Tencent, prove di alleanza ai tempi della guerra dei dazi
Donald Trump e Xi Jinping (foto Lapresse)

Nuova frontiera cinese per BlackRock? Secondo quanto rivela il Wall Street Journal, la grande casa di gestione nell’ultimo anno avrebbe avviato trattative con il colosso cinese di internet Tencent, per rafforzare la sua presenza nel Paese asiatico. Secondo il quotidiano finanziario, le trattative avrebbero riguardato le modalità per rendere gli strumenti e i modelli di BlackRock per i portafogli di investimento più accessibili per il mercato cinese attraverso una partnership con Tencent, che è una delle società con cui BlackRock starebbe trattando nel Paese.

OPZIONE CINESE PER CRESCERE

A quanto riporta Bloomberg, la società di gestione statunitense avrebbe avviato colloqui con una serie di importanti intermediari finanziari cinesi, allo scopo di istituire una joint venture con una delle unità della divisione wealth management. Il ceo di BlackRock, Larry Fink, punterebbe molto sul mercato cinese per supportare la crescita della società, in un mercato sempre più complesso.

ALLO STUDIO UN SOFTWARE?

BlackRock e Tencent, secondo Bloomberg, avrebbero anche discusso della possibilità di sviluppare un sistema di software finanziario simile alla piattaforma Aladdin, che aiuta i clienti della casa di investimenti a gestire la percentuale di rischio nei loro portafogli. Un’ipotesi sulla quale la portavoce di BlackRock Melissa Garvill non ha voluto rilasciare dichiarazioni, mentre Tencent non ha risposto alla richiesta di un commento.

LA GUERRA FINANZIARIA DEI DAZI

I colloqui, però, si svolgono in un clima difficile, a causa della disputa commerciale in corso tra Pechino e Washington. Uno degli ostacoli principali al piano potrebbero essere i limiti ai flussi di capitale dagli Usa verso la Cina, dei quali l’amministrazione Trump ha discusso la scorsa settimana: tra le misure ipotizzate ci sarebbe il delisting forzato di alcune società cinesi dalle Borse statunitensi, la limitazione a investire nei mercati cinesi per i fondi pensione governativi Usa e l’applicazione di massimali al valore delle società cinesi incluse in indici gestiti da aziende americane.

OSTACOLI NORMATIVI

“Per molti anni la Cina è stata una priorità strategica per BlackRock”, ha dichiarato a Bloomberg Kyle Sanders, analista di Edward Jones. “Tuttavia, finora non ci sono stati progressi significativi. È difficile guadagnare terreno nel Paese a causa dei numerosi ostacoli normativi”. Attualmente BlackRock detiene una licenza per vendere fondi a istituzioni e HNWI (high net worth individuals) in Cina, Paese che vanta un’industria del risparmio gestito da 14 trilioni di dollari.

OPPORTUNITÀ DI CRESCITA

Lo stesso Fink ha fatto sapere che l’Asia guiderà il 50% della crescita organica degli asset under management nell’industria per i prossimi cinque anni: un aumento dovuto in larga parte alla Cina. Nella sua lettera annuale agli azionisti, Fink ha ribadito che il Paese del Dragone rappresenta una delle principali opportunità di crescita future per BlackRock.

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