Bollette, più tempo per il ripensamento. Ecco come tutelarsi dai contratti indesiderati
I contratti per la fornitura dell'elettricità e del gas diventano un problema? Niente paura dal 13 giugno, i clienti domestici che stipulano un nuovo contratto energetico possono beneficiare di maggiori tutele. L'Authority per l'energia ha fatto sapere (delibera 266/2014/R/com in attuazione del d.lgs. 21/14 di recepimento della direttiva 2011/83/UE, che integra e modifica alcune previsioni del Codice di consumo sui diritti dei consumatori:sul sito www.autorita.energia.it) che i consumatori che devono ricevere maggiori informazioni pre-contrattuali dal venditore, hanno non più 10 ma 14 giorni per esercitare il diritto di ripensamento e possono chiedere di accelerare il cambio di fornitore rinunciando al periodo di ripensamento.
Le novità riguardano tutti i contratti, anche quelli conclusi a distanza, per esempio al telefono o su internet o fuori dei locali commerciali, e vanno a modificare in parte il Codice di condotta commerciale dell’Autorità, oltre ad alcuni provvedimenti di regolazione, come quelli sull’accesso ai servizi di distribuzione, sul diritto di recesso, sul cambio di fornitore e sui contratti non richiesti.
In particolare, per i contratti non richiesti, le cosiddette misure preventive (telefonate o lettere di conferma della volontà del cliente di aderire a quel contratto introdotte con la delibera 153/2012) vengono sostituite dai nuovi obblighi del Codice del consumo, molto articolati e stringenti, a livello di “prevenzione” dei contratti non richiesti, per quel che riguarda le indicazioni da fornire ai consumatori e la verifica del consenso per accertare la volontà di stipulare un nuovo contratto o cambiare fornitore.