Bonus giovani, flop di Letta: solo 22mila assunti
La crisi ha battuto l'ex premier Enrico Letta 1 a 0. Stando ai dati dell'Inps, infatti, il tanto sbandierato "Bonus giovani", che doveva stimolare le assunzioni di ragazzi tra i 18 e i 29 anni, è stato un fiasco.
L'obiettivo del vecchio governo era quello di creare tra il 2013 e il 2015 circa 100mila nuovi posti con lo stanziamento nello stesso periodo di 794 milioni. Ebbene: le domande confermate a fine giugno sono poco più di 22mila.
Al 23 giugno, si legge appunto negli ultimi dati Inps, il numero totale delle domande di prenotazione arrivate per l'assunzione di giovani disoccupati erano 28.606, ma tra queste 5.499 sono scadute (andavano confermate entro la settimana successiva alla prenotazione). Le domande confermate sono dunque 22.124.
Il beneficio per ogni lavoratore assunto con il bonus è di un terzo della retribuzione lorda fino a un tetto di 650 euro al mese per un massimo di 18 mesi (12 mesi nel caso di trasformazione di un contratto a termine in un rapporto a tempo indeterminato). Quindi se si calcolano circa 8.000 euro in un anno per ogni assunto (il bonus varato nel decreto legge approvato esattamente un anno fa vale per le assunzioni fatte a partire dal 7 agosto 2013 mentre il click day è partito il 1 ottobre) al momento sono stati spesi meno di 160 milioni di euro (circa 7.150 euro per 11 mesi per 22.000 assunti considerandoli tutti assunti dall'inizio e tutti con il beneficio massimo cosa che naturalmente non è).