Borsa in rialzo malgrado l'ingovernabilità. "Il mercato si fida di Mattarella" - Affaritaliani.it

Economia

Borsa in rialzo malgrado l'ingovernabilità. "Il mercato si fida di Mattarella"

Andrea Deugeni

Borsa e post-elezioni, Carlo Alberto Carnevale Maffè ad Affaritaliani.it


Fiducia in Sergio Mattarella. A Piazza Affari la febbre dell'incertezza politica che ha bloccato gli acquisti sul listino azionario all'indomani del voto è svanita oggi consengando alla Borsa di Milano la maglia rosa. Al termine

della seduta il Ftse Mib segna un +1,75% a 22.202 punti, rimbalzo che surclassa nettamente i guadagni risicati di Francoforte (+0,19%) e di Parigi (+0,06%), rialzi messi a segno, dopo che Trump sembra avere abbassato i toni delle sue minacce protezionistiche.

Sul mercato azionario italiano, dunque, gli investitori sembrano aver digerito immediatamente il voto del 4 marzo e gli operatori finanziari hanno ripreso a comprare. Come mai? Perché la Borsa sale nonostante si prospetti per il nostro Paese uno scenario di ingovernabilità in stile Spagna o Belgio tale da poter congelare le riforme, leve fondamentali per spingere la crescita economica? Affaritaliani.it lo ha chiesto a Carlo Alberto Carnevale Maffè, economista della Bocconi secondo cui "il nostro Paese può contare su un presidente della Repubblica che in situazioni di questo tipo, a differenza di Spagna e Belgio, ha poteri enormi previsti dalla Costituzione. Poteri che Mattarella, attore che può pilotare legalmente la crisi, ha tutta l'intenzione di usare".

C'è un secondo fattore che secondo l'economista non ha fermato gli acquisti in Borsa ed è il fatto che "gli investitori non hanno creduto alle promesse elettorali dei partiti vincitori e cioè Lega e Movimento 5 Stelle. Piazza Affari è razionale perché sa che questi partiuti hanno mentito sapendo di mentire: i vincoli europei non permetteranno mai l'esplosione della spesa pubblica portata in dote dai relativi programmi".

In più, sottolinea Carnevale Maffè, non è assolutamente vero che questi partiti sono anti-establishment. "La Lega, per esempio, è al governo dal 1994 e il suo è un programma pro-business. Per quanto riguarda invece il M5S, con il governo di tecnici che ha presentato Di Maio è rientrato nei ranghi", dice.

Insomma, alla Borsa di Milano tutto prosegue nella norma, business as usual. Anche se a tassi minori rispetto al resto d'Europa, il Paese può contare su una ripresa economica avviata, una politica monetaria della Bce ancora espansiva e la volatilità che si potrebbe generare è soltanto di breve. "Ha impattato di più l'ok della base dell'Spd al quarto governo Merkel con la Cdu-Csu, vero fattore positivo per tutto l'azionario europeo", conclude l'economista.