Effetto Iraq: Borse giù. A Milano vola Mps
Le borse europee chiudono in calo e anche Wall Street vira in negativo. Pesano i rischi per le ostilita' in Iraq e la sentenza della Corte Suprema Usa, che costringe l'Argentina a pagare 1,3 miliardi di dollari ai fondi Usa che non hanno aderito al concambio sul debito in default. Londra cede lo 0,34% a 6.754,64 punti e Francoforte cede lo 0,29% a 9.883,98 punti. A Milano l'indice Ftse Mib arretra dello 0,86% a 21.976,26 punti, Parigi scende dello 0,73% a 4.510,05 punti e Madrid lascia sul terreno lo 0,95%.
PIAZZA AFFARI - Termina in ribasso la seduta a piazza Affari, con l'indice Ftse Mib in calo dello 0,86% a 21.976 punti e l'All Share dello 0,82% a 23.303 punti. Deboli tutte le borse europee e Wall Street, con gli occhi puntati sul ritorno delle violenze in Iraq; dopo un tentativo di recupero, i mercati sono tornati a scendere, gelati dal taglio del Fmi alle stime di crescita dell'economia Usa. A Milano, in evidenza Mps, che mette a segno un maxi rialzo (+21,34% a 2,21 euro) all'avvio della seconda settimana di aumento di capitale; i diritti salgono dell'1,61%). Scivola Telecom (-4,2%) con i tre soci italiani di Telco che hanno chiesto la scissione della 'scatola'. Nel comparto bancario, ribassi per Unicredit (-1,33%), Intesa Sanpaolo (-1,52%) e le popolari (Banco Popolare -2,77%, Bpm -1,32%, Bper -3,51%). In calo Generali (-1,33%) e Unipolsai (-1,23%). Tra gli energetici, sopra la parita' Eni (+0,05%), Enel (+0,23%) e Saipem (+0,48%). Scende Finmeccanica (-1,68%), in calo Buzzi (-1,05%). In rosso anche i titoli del lusso, con Tod's a -1,23%, Ferragamo -0,19%, Luxottica -0,07%; recupera sul finale Yoox (+0,14%), salgono Atlantia (+0,58%) e World duty free (+0,87%). Fuori dal Ftse Mib sale Cairo (+3,21%), che ha annunciato la partecipazione all'asta per le frequenze tv. L'aumento di capitale da 800 milioni di euro di Banca Carige parte con il titolo in rialzo (+0,86%) e i diritti in calo (-8,20%).
SPREAD - Lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi chiude a quota 143, a fronte dei 141 punti dell'apertura. Il rendimento si attesta al 2,79%. Il differenziale Bonos/Bund segna 133 punti per un tasso del 2,67%.