Economia
Borsa, tensioni Usa-Cina: Milano tiene (+0,3%) con le trimestrali

I tweet del presidente Trump alimentano le preoccupazioni sull'andamento del negoziato Usa-Cina relativo ai rapporti commerciali e fanno oscillare i listini azionari che tuttavia spinti dalle trimestrali chiudono la settimana in rialzo. Francoforte, grazie al clamoroso exploit di Thyssenkrupp (+28% dopo l'annuncio dell'ipo degli ascensori e il taglio di 6mila posti in tutto il mondo), e' stata la migliore in Europa (+0,7%), mentre Piazza Affari ha comunque guadagnato lo 0,28% nel Ftse Mib grazie alla corsa di Unipol e Unipolsai (entrambe +3,8%) dopo i conti e i target del piano al 2021. In evidenza il settore lusso (+3,2% Moncler e +2,8% Ferragamo). In rosso quasi tutti i bancari, con Unicredit e Mediobanca uniche eccezioni, ma e' stata Amplifon la peggiore (-4,3%). Male il comparto auto in tutta Europa: pesa il tema dei dazi commerciali anche perche' ci si aspetta che l'amministrazione Usa decida entro la prossima settimana sulle tariffe relative all'import dei veicoli stranieri negli Usa. A Milano giu' dell'1% Fca in linea con l'indice Stoxx600 del comparto. Euro/dollaro in rafforzamento a 1,1241 (1,1215 ieri) sulle tensioni commerciali e i dati di inflazione Usa. Petrolio stabile a 61,7 dollari al barile nel Wti giugno e a 70,5 dollari al barile nel Brent luglio.
BTp: spread chiude stabile a 272 punti, rendimento decennale fermo al 2,68% - Chiude la settimana stabile lo spread tra BTp e Bund che si mantiene comunque sopra la soglia dei 270 punti base. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005365165) e il titolo tedesco di pari durata ha infatti terminato la seduta a 272 punti base, stesso livello della vigilia. Fermo al 2,68% anche il rendimento del BTp decennale benchmark.