Economia
La Borse euopee in rialzo. Atene non festeggia la vittoria di Tsipras
Le borse europee chiudono in rialzo il giorno successivo al sorprendentemente robusto successo elettorale di Syriza alle elezioni elleniche. I mercati hanno accolto positivamente la conferma di Alexis Tsipras auspicando una continuita' del cammino intrapreso con l'accordo sul terzo piano di aiuti alla Grecia. In controtendenza, pero', appare proprio la borsa di Atene, che cede lo 0,58%. L'indice Cac 40 di Parigi guadagna l'1,09% a 4.585 punti, l'Ftse Mib di Milano sale dell'1,12% a 21.755 punti, l'Ibex di Madrid avanza dello 0,39% a 9.885 punti. Meno ispirata Francoforte (Dax +0,33% a 9.948 punti), che soffre il tracollo di Volkswagen, giu' del 19,40% sulla scia dell'inchiesta aperta dalla autorita' Usa per aver frodato i controlli sulle emissioni. Timidamente sopra la parita' Londra (Ftse 100 +0,08% a 6.109 punti) a causa dei forti ribassi del comparto minerario, particolarmente colpito dai timori di un rallentamento della Cina (Anglo American -3,17%, Antofagasta -2,07%). Wall Street, reduce da un venerdì di forti vendite, riparte in recupero: Dow Jones e S&P500 salgono dello 0,3%, Nasdaq a +0,6%.
I mercati impegnati a digerire la decisione della Federal Reserve, che ha rinviato il rialzo dei tassi per le preoccupazioni sul fronte economico che arrivano dall'Asia, non si scompongono per la vittoria in Grecia di Syriza che riporterà al governo Alexis Tsipras. Da un lato gli addetti ai lavori sono consapevoli del fatto che nessuno dei candidati avrebbe potuto sovvertire il percorso di risanamento avviato dalla Grecia dopo l'intesa con la Troika, dall'altro l'esito del voto ha fornito proprio il risultato che gli investitori internazionali e gli analisti auspicavano: una vittoria di Syriza che portasse la Grecia a un periodo di stabilità politica rafforzando, scrivevano nei giorni scorsi gli economisti di Unicredit, "il consenso pubblico sulla necessità di rispettare gli impegni sulle riforme e sull'austerity come prezzo da pagare per restare nell'Eurozona".
Secondo gli analisti di Barclays, il risultato elettorale è complessivamente positivo: per quanto abbia mancato la maggioranza assoluta, Syriza ha ricevuto un significativo mandato dalla popolazione, superiore a quanto indicavano i recenti sondaggi, a dispetto del suo recente cambio di rotta nella linea politica. "E' un chiaro mandato a implementare il terzo piano di salvataggio" affermano gli analisti aggiungendo che ci si aspetta che l'alleanza Syriza-Greci Indipendenti sia più stabile rispetto alle coalizioni a tre partiti ipotizzate alla vigilia.
L'euro, dopo l'iniziale rafforzamento, torna sotto quota 1,13 nei confronti del dollaro: passa di mano a 1,125, mentre contro lo yen la moneta unica scambia in area 135,5. Lo spread tra decennali italiani e tedeschi si stabilizza in area 110 punti, con i Btp che rendono l'1,78%.
Sul fronte macroeconomico, in Germania i prezzi alla produzione sono scesi dello 0,5% ad agosto rispetto al mese precedente registrando un calo dell'1,7% annuo. Il calo è maggiore delle attese che erano per una flessione dello 0,4% congiunturale e dell'1,6% tendenziale. Esclusa l'energia i prezzi alla produzione sono scesi dello 0,2% e dello 0,5% su anno. A luglio i prezzi erano rimasti invariati su mese e avevano registrato un calo annuo dell'1,3 per cento. Dagli Stati Uniti si attende l'andamento del mercato delle case esistenti.
Niente contrattazioni oggi per la Borsa di Tokyo: la piazza azionaria del Sol Levante infatti è chiusa per festività nazionale in Giappone. Il listino riaprirà giovedì. Sul fronte delle materie prime il prezzo del petrolio è in rialzo: a New York le quotazioni salgono del 2,33% a 45,76 dollari al barile. In ribasso, invece, le quotazioni dell'oro: il lingotto viene scambiato a 1.136 dollari segnando un calo dello 0,3%.